Dovrebbe arrivare martedì prossimo, 27 settembre, la tanto attesa intesa tra l'esecutivo e le parti sociali sulla riforma Pensioni a conclusione del tavolo di confronto avviato quattro mesi fa. Una nuova riunione tra il governo e i sindacati, che dovrebbe essere quella conclusiva, in cui dovrebbero essere definiti gli interventi sulla questione previdenziale da introdurre nella legge di bilancio che sarà presentata dal Governo Renzi a metà ottobre: dall'Ape (Anticipo pensionistico) alla soluzione per i lavoratori precoci (ancora incerta la Quota 41 per tutti) sino al bonus quattordicesime per le pensioni basse e alle ricongiunzioni gratuite passando per l'estensione della no tax area pensionati.
Resta da capire ancora dall'apposito contatore se sarà possibile prorogare fino al 2018 l'Opzione donna.
Pensioni, la riforma targata Renzi è quasi pronta: ci sarà l'ok dei sindacati?
Il 27 settembre l'esecutivo dovrà indicare ai sindacati anche (e soprattutto) le risorse economiche messe a disposizione per la riforma pensioni targata Renzi. Il confronto sulla questione previdenziale di martedì prossimo si svolgerò, tra l'altro, dopo qualche ora dall'approvazione della nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza (Def). La situazione quindi la prossima settimana sarà certamente più chiara. Finora, a proposito di risorse, Palazzo Chigi ha fatto trapelare come cifra quella dei 2miliardi di euro.
Mentre le organizzazioni sindacali, per la riforma pensioni nel suo complesso, chiedono un "investimento" non inferiore a 2miliardi e mezzo. L'incontro in programma martedì prossimo, come si ricorderà, era stata programmato inizialmente per il 21 settembre, ma l'esecutivo ha deciso per il rinvio per avere più tempo per "completare gli approfondimenti", come ha spiegato il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Giuliano Poletti dal quale adesso i leader di Cgil, Cisl e Uil si attendono risposte più chiare e definite. Sarà davvero questa la settimana decisiva per la riforma pensioni che punta a superare le rigidità della legge Fornero per l'uscita dal lavoro?