L'organico potenziato come ampliamento e rafforzamento dell'offerta formativa di una Scuola? Da quanto sta succedendo in questo avvio di anno scolastico 2016/2017 sembrerebbe proprio di no, perchè continuano le segnalazioni, provenienti da ogni parte d'Italia, in merito al cattivo utilizzo dei docenti potenziatori da parte delle scuole.
Ultime news scuola, venerdì 23 settembre 2016: organico potenziato, altri casi assurdi
Il sito specializzato Orizzonte Scuola ha riportato alcuni casi eclatanti, come quello di una docente neoimmessa in ruolo nella fase C del piano straordinario assunzionale indetto dal Miur lo scorso anno: l'insegnante ha un orario variabile in base alle assenze dei colleghi e, naturalmente, anche il suo giorno libero è soggetto a variazioni.
'Di progetti neanche l'ombra' scrive la docente che, al contrario, è 'ricercatissima' dai colleghi, soprattutto il sabato, visto che una sua supplenza permetterebbe loro di andare a casa prima. 'Ma il mio ruolo in questa scuola qual è?' - si chiede l'insegnante, visto che i colleghi si permettono di andarla a cercare nelle aule, perchè 'mi vorrebbero contemporaneamente in più classi' a fare supplenza.
Organico potenziato: prof denuncia 'Devo fare da badante ad un collega anziano che detta appunti'
C'è poi il caso di un'altra docente delle superiori che, dopo dodici anni di precariato nella classe di concorso di italiano e latino, è riuscita ad ottenere il ruolo nelle scuole medie, per poi riuscire a passare alle superiori quest'anno, partecipando alla fase A del piano mobilità.
Risultato? La dirigente non ha assegnato alla professoressa il potenziamento della materia, ovvero il latino, per cui aveva chiesto il passaggio. Per giunta, si ritrova a far parte di un organico potenziato 'senza capo, nè coda', nè tanto meno orario, in compresenza di un collega anziano che detta appunti. Viene precisato, inoltre, che la dirigente scolastica ha assegnato cattedre sulla classe A050 a colleghe con mobilità fase C, affermando, tra l'altro, che non era stato chiesto un potenziamento sulla sua classe di concorso.
La docente è più che mai intenzionata a denunciare questa situazione 'dequalificante' e a presentare ricorsi al Miur perchè si 'sappia' che accadono queste cose: nello stesso tempo, invita anche i colleghi che stanno subendo angherie ed ingiustizie, a fare la stessa cosa, perchè 'se continuiamo ad accettare tutto ciò che ci viene imposto, significa che avremo fallito'.