Il capitolo riguardante le supplenze e il divieto imposto ai precari di ottenere un contratto a tempo determinato qualora si fossero già superati i 36 mesi di servizio ha dato luogo ad incertezze per quanto riguarda la data di decorrenza di tale divieto.

A fugare gli ultimi dubbi ci ha pensato il ministro dell'Istruzione, Stefania Giannini, che, riprendendo un intervento della responsabile Scuola del Partito Democratico, senatrice Francesca Puglisi, ha puntualizzato che il computo dei 36 mesi di supplenze, previsto dalla legge 107/2015 (al comma 131) è scattato dal 1° settembre 2016.

Ultime news scuola, 22 settembre: supplenze, Giannini 'Computo 36 mesi parte dal 1° settembre 2016'

Una notizia che, in un certo qual modo, viene accolta in tono positivo anche se, fondamentalmente, resta profonda amarezza per una normativa che, di fatto, scarica sui docenti precari le conseguenze dell'abuso reiterato del Ministero dell'Istruzione per quanto riguarda i contratti a termine, abuso non certo imputabile alla loro responsabilità.

Queste le parole pronunciate dal segretario generale Cisl Scuola, Maddalena Gissi, a proposito delle rassicurazioni lanciate dal ministro Giannini: 'Resta, comunque, il fatto che la norma, comunque, è rimedio peggiore del male' ha sottolineato l'esponente del sindacato, ribadendo l'esigenza di mettere mano ad una delle peggiori disposizioni contenute nella riforma Buona Scuola.

Supplenze e divieto ai precari con 36 mesi di servizio: Lena Gissi 'Norma peggiore del male'

In ogni caso, prosegue Maddalena Gissi, la precisazione della responsabile dell'Istruzione italiana scaccia qualsiasi dubbio di interpretazione della normativa anche se 'il testo della legge, a nostro avviso, non lasciava adito a dubbi' in merito alla questione.

'Prendiamo atto della puntualizzazione del ministro - sottolinea il leader Cisl Scuola, ritenendo comunque necessaria una nota formale da parte del dicastero di Viale Trastevere, come tra l'altro, promesso dallo stesso ministro Stefania Giannini.