Con i nostri precedenti articoli ci siamo concentrati sul meccanismo di funzionamento dell'anticipo pensionistico tutelato, conosciuto anche come APE social. Oggi vediamo invece quali sono le caratteristichedei cosiddetti prepensionamenti volontari, approfondendo idue strumenti che la nuova legge di bilancio 2017 metterà a disposizione per uscire dal lavoro prima di aver maturato irequisitiprevistiper la pensione divecchiaia. È da notare però che entrambi prevedono di compiere una rinuncia sulla percezione della futura mensilità. Si tratta rispettivamente dell'opzione di uscita con:

  • l'APE volontaria;
  • RITA, l'anticipo del pilastro previdenziale privato.

Vediamo insieme quali sono le regole di funzionamento ed i requisiti che i lavoratori dovranno possedere per poter accedere a questi due nuovi istituti.

Pensioni anticipate e APE volontaria: i vincoli anagrafici, contributivi e reddituali

Partiamo innanzitutto dall'anticipo pubblico, definito con l'acronimo di APE volontaria. L'adesione è aperta a tutti coloro che hanno maturato almeno 20 anni di contribuzione assieme ad un'età minima di 63 anni, soglia che rende possibile il prepensionamento con 3 anni e 7 mesi di anticipo, mentre la durata minima della tutela corrisponde ad un semestre. Vi è poi un ulteriore requisito reddituale, fissato attorno ad 1,4 volte l'assegno minimo. Per i neo pensionati l'importo non potrà quindi risultare inferiore alle 700 euro, una soglia decisa per evitare che il pensionamento coincida con l'ingresso in una condizionedi povertà.

Sarà possibile effettuare la scelta presso un patronato convenzionatooppure tramite il sito dell'Inps, che richiede però al lavoratore la registrazione conla richiesta del proprio codice Pin e la relativa trasformazione in un'identità digitale Spid. Il simulatore del software "la tua pensione" metterà quindi a disposizione del pensionando tutti i dettagli su durata e importo del prestito pensionistico, oltre al costo da sostenere (stimato attorno al 4,5% l'anno) ed all'impatto della rata sul futuro assegno.

Prepensionamenti privati:per i titolari di fondi pensione arriva RITA

L'altra opzione che si renderà disponibile all'interno della LdB 2017 si chiama RITA, acronimo di "rendita integrativa temporanea anticipata". Si tratta di ottenere una pensione anticipata dal proprio fondo pensione, stante che le regole attuali vincolano l'erogazione della rendita al raggiungimento dei requisiti utili per la pensione di vecchiaia dell'Inps.

La misura permetterà di ottenere una rendita anticipata a decorrere dal momento dell'accettazione della richiesta. Bisognerà però tenere presente che i coefficienti di conversione in rendita di carattereattuariale variano in base dell'età dell'assicurato, pertanto un'età anagrafica più bassa produrrà anche un assegno più basso, rispetto a quanto non sarebbe stato possibile ottenere posticipando la percezione della rendita previdenziale. Insomma, anche per Rita sarà necessario effettuare delle valutazioni attente, per capire in che modo l'opzione impatterà sul reddito garantito dalla pensione privata.

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