Non sono esaltanti le novità in merito alla riforma Pensioni per il 2017, anzi. Le ultime indiscrezioni giornalistiche parlano di una possibile riduzione della platea che dovrebbe accedereall'Ape sociale, vale a dire alla pensione anticipata gratuitamente. A parlarne è il quotidiano Il Messaggero. A breve ci sarà inoltre un nuovo incontro tra governo e sindacati per discutere ulteriormente sul pacchetto previdenziale dopo il verbale dello scorso 28 settembre. Presenti i big, tra virgolette, dei sindacati nazionali, Cgil, Cisl e Uil.
Pensioni, accedere all'Ape gratuita sarà più difficile?
Uno dei punti cardine della nuova riforma pensioni è, come noto, la cosiddetta Ape sociale. Secondo quanto riportato da Il Messaggero nella giornata di ieri, la platea dei potenziali beneficiari dell'anticipo pensionistico a costo zero potrebbe ridursi. In che modo? A partire dalle categorie dei lavoratori, con insegnanti ed infermieri che potrebbero rimanere esclusi. Per ulteriori aggiornamenti si attende l'incontro di venerdì.
Ad esprimersi sul nuovo confronto tra governo e sindacati è anche Cesare Damiano, che riporta all'esame alcune criticità all'ordine del giorno. Si va dalla definizione delle attività gravose al via libera dell'ottava salvaguardia per gli esodati.
Su quest'ultima sembrerebbe esserci il semaforo verde da parte dell'esecutivo, anche se ancora nulla di ufficiale è stato scritto in merito ad una delle categorie più danneggiate dalla precedente riforma del ministro Elsa Fornero.
Gli altri due punti toccati dal presidente della commissione Lavoro alla Camera dei Deputati riguardano i lavoratori precoci e opzione donna.
Per quanto riguarda le pensioni dei precoci, si va verso una quota 41 limitata soltanto ad una piccola platea, fatto questo che non ha raccolto consensi positivi tra gli stessi lavoratori, i quali speravano nella quota 41 per tutti. Un sogno definitivamente svanito, anche se l'ultima parola spetterà, probabilmente, al confronto di venerdì mattina alla presenza dei sindacati.
Intanto esodati e precoci, nelle ultime ore, hanno manifestato un diverso atteggiamento nei confronti delle manifestazioni di protesta contro il governo. Da una parte la Rete dei Comitati degli Esodati si è detta contraria ad un nuovo presidio per riporre l'attenzione sulla loro questione, mentre rimane confermata per il giorno 18, a Roma, la mobilitazione dei precoci, che dovrebbero, utilizziamo il condizionale, ritrovarsi ancora una volta insieme per chiedere quota 41.
Resta confermato, in ultima analisi, l'aumento della quattordicesima. Le recenti dichiarazioni del ministro del Lavoro Poletti vanno in questa direzione. Stando a quanto dichiarato dal ministro, per le pensioni più basse si andrà ad una maggiorazione intorno al 30 per cento.
Per le cifre esatte si attende il testo scritto. Per continuare a seguire gli aggiornamenti sulle pensioni e per conoscere cosa succederà nel corso della mattina di venerdì 14 ottobre vi invitiamo a cliccare il tasto Segui in alto a destra.