Arrivano importanti novità in merito alla riforma Pensioni del prossimo anno. Le recenti dichiarazioni di Giuliano Poletti aprono la strada all'ottava salvaguardia per gli esodati. Dopo le innumerevoli note di Cesare Damiano, il governo Renzi apre ufficialmente alla misura che dovrebbe coinvolgere tutti coloro che sono rimasti fuori dalla settima salvaguardia, giudicata erroneamente definitiva ai suoi tempi. Sono state pronunciate interessanti dichiarazioni in merito anche alla quattordicesima e all'Ape cosiddetta social.

Pensioni, Poletti e l'ottava salvaguardia

Tra i nodi più importanti da risolvere nella nuova riforma pensioni rientra anche l'ottava salvaguardia per la categoria degli esodati. A precisa domanda se ci sarà o meno la salvaguardia per i 25 mila esodati rimasti, il ministro ha risposto che ci sarà, sottolineando come verranno utilizzati i fondi delle precedenti salvaguardie e che il numero delle persone coinvolte sarà definito nella legge. Parole che dovrebbero dunque essere accolte in maniera positiva dagli esodati.

Va ricordato che la categoria degli esodati è tra le più danneggiate dalla riforma Fornero. Per oltre 20 mila persone non c'è stata ancora una soluzione, a distanza di diversi anni ormai.

Gli stessi esodati parteciperanno ad una manifestazione a Roma il prossimo 18 ottobre a cui prenderanno parte anche i lavoratori precoci. Quest'ultimi, dopo il confronto tra governo e sindacati, possono sorridere a metà. Hanno sì ottenuto la definizione esatta di lavoratore precoce, ma non il riconoscimento di quota 41 per tutti.

Dal Corriere della Sera (articolo di Enrico Marro) è possibile leggere ulteriori dichiarazioni di Poletti sul pacchetto delle pensioni dal valore di 6 miliardi di euro in 3 anni. Un altro punto fondamentale è l'aumento della quattordicesima. Il ministro del Lavoro ha chiarito che per chi già la prende l'aumento sarà intorno al 30 per cento, senza però offrire importi esatti, sottolineando in ogni caso che per le cifre esatte occorrerà attendere la legge di Bilancio.

Sempre in merito alla quattordicesima, Giuliano Poletti ha spiegato che sarà introdotta anche per chi prende una pensione tra 1,5 e 2 volte il minimo (tra i 750 e i 1000 euro circa) l'importo varierà dai 336 ai 504 euro, in base ai contributi versati. Sarà proprio la quattordicesima uno dei punti su cui, prevediamo, batterà maggiormente Matteo Renzi, che ha mantenuto la promessa dell'aiuto nei confronti di coloro che percepiscono un assegno pensionistico basso.

Un altro punto trattato è stato quello inerente la definizione delle categorie del lavoro gravoso, per le quali l'accesso all'Ape sarà agevolato. Argomento che riguarda da vicino anche i lavoratori precoci. Alla domanda se all'interno delle attività gravose rientreranno anche i lavori di maestre d'asilo, edili e macchinisti, Poletti ha detto che è ancora presto per rispondere, ribadendo come il confronto con i sindacati sia ancora aperto e che per individuare le categorie si terrà conto delle risorse disponibili.