Importanti novità sul fronte della riforma Pensioni che il Governo Renzi intende dividere in due parti. Prima verranno affrontate le emergenze, a partire dalla necessità di una maggiore flessibilità in uscita dal lavoro per l'accesso all'Anticipo pensionistico (Ape) seppur con la formula del prestito previdenziale fino all'aumento delle pensioni minime con il bonus 14esima, ma anche misure per i lavoratori precoci e per quelli impegnati in lavori usuranti e la possibile proroga dell'Opzione donna fino al 2018. Nella seconda parte di intervento sulla riforma pensioni le modifiche strutturali, quindi una revisione della legge Fornero, a partire dalle modifiche al sistema di calcolo contributivo.
Pensioni, nuovo intervento di Nannicini sul giornale dei vescovi
Ad annunciarlo è stato oggi il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Tommaso Nannicini. "Fase due - ha detto il coordinatore del tavolo di confronto sulla riforma pensioni - non significa rimandare alle calende greche. Ma - ha spiegato Nannicini in un'intervista pubblicata oggi su L'Avvenire - partire pragmaticamente dai problemi più pressanti per poi aprire - ha sottolineato - un confronto serio su una riforma strutturale del sistema contributivo". L'esecutivo sembra intenzionato a cambiare profondamente il sistema previdenziale avviando "un percorso serio di revisione - ha detto Nannicini - del metodo di calcolo contributivo".
Un percorso ambizioso e forse anche tortuoso.
Il sottosegretario annuncia una revisione del sistema contributivo
L'idea, in linea generale, è quella di "unire al taglio del cuneo contributivo e al rilancio della previdenza complementare - ha spiegato il sottosegretario - anche una nuova pensione contributiva di garanzia". Queste le ultime notizie che arrivano da Palazzo Chigi sulla riforma pensioni che sarà praticamente divisa in due parti, come del resto già annunciato nei mesi scorsi.
I primi interventi, quelli più urgenti sul quale prosegue il confronto governo-sindacati, saranno introdotti nella manovra finanziaria che sarà varata nelle prossime settimane, mentre la revisione organica della legge Fornero avverrà in un secondo tempo anche in ragione della tutela della finanza pubblica che non consente adesso di intervenire radicalmente sul sistema previdenziale.