A pochi giorni dell'ultima sospensione USB, indetta una nuova giornata disciopero generale della scuola e del settore privato per venerdì 4 novembre 2016 quando insegnanti e docenti di ogni grado d'istruzione potrebbero rinunciare a svolgere il proprio servizio giornaliero per alzare la voce contro il Governo. La manifestazione promossa da USI-AIT e da CUB ha immediatamente trovato l'appoggio della sigla CUB Scuola Università e Ricerca che ha dunque espanso lo sciopero a tutto il personale dirigenziale, ATA ed al corpo docenti italiano. Non solamente il settore privato dunque vedrà dei rallentamenti nella giornata di venerdì 4/11 quando le regolari lezioni svolte quotidianamente nelle aule degli istituti italiani saranno messe a repentaglio dallo sciopero.

nella maggior parte di casi saranno però i singoli insegnanti a comunicare nelle giornate precedenti ai propri alunni le singole volontà di aderire o meno alle manifestazioni.

Sciopero scuola: quali sono i motivi dietro la protesta?

Nel volantino pubblicato da CUB per promuovere lo sciopero della scuola del 4 novembre sono stati identificati tutti i principali motivi sui quali si fonderà la protesta. Il sindacato ha infatti sottolineato la volontà di dire no a quella che viene definita la nuova guerra neoliberalista scatenata dal Governo e dai padroni attraverso una Politica economica che rende i cittadini sempre più poveri. In quest'ottica il settore scuola manifesterà per sostenere l'abolizione di tutti i precari, l'introduzione di un reddito minimo di 1.000 euro per disoccupati e pensionati, l'aumento di tutti i salari minimi e l'abbassamento dell'età pensionabile (60 anni + 35 di contributi).

Si ricorda infine come lo sciopero del settore scolastico del 4 novembre 2016 verrà accompagnato da importanti manifestazioni e sit-in di protesta pacifica nelle principali città d'Italia ed in particolare a Milano (appuntamento a partire dalle ore 9.30 in Largo Cairoli) e Napoli (punto d'incontro in Piazza Mancini alle ore 10.00).