L'intervista rilasciata al settimanale 'Gente' dal ministro Stefania Giannini in merito al piano nazionale della formazione dei docenti ha suscitato un coro pressochè unanime di proteste da parte degli insegnanti.
'Caro ministro Giannini, noi siamo dei professionisti' è, in sintesi, la risposta che viene data dai docenti che ritengono un'offesa alla loro dignità professionale quella lanciata dal ministro che, in pratica, li ha trattati come se fossero degli scolaretti che devono tornare dietro ai banchi a studiare e ad imparare meglio come esercitare il loro nobile mestiere.
Ultime news scuola, 9 ottobre: formazione obbligatoria docenti 'Cara Giannini, non siamo scolaretti'
Tanta indignazione, tanti commenti 'incavolati', così come viene riportato dal sito specializzato 'Tecnica della Scuola' che ha sottolineato la violenta reazione del personale docente, reazione che deriva soprattutto dagli anni e anni di formazione e di esperienza maturata, dall'abilitazione, dai concorsi e dal costante aggiornamento che, non si mette in dubbio, deve continuare per tutta la carriera professionale del docente.
E' soprattutto il tono provocatorio che traspare dall'intervista a non essere piaciuto agli insegnanti, anche in relazione al fatto che ci troviamo a meno di due mesi dall'importante appuntamento elettorale con il referendum costituzionale.
Formazione docenti, durissime critiche al ministro Giannini
'Sparisci Giannini, hai già fatto troppi danni' si legge nei commenti anche se c'è chi non crede che, dopo il 4 dicembre e in caso di vittoria del no, 'questi lasceranno le loro poltroncine: siete dei sognatori!'.
'Vai a dar aria alle tette! - scrive Anna, evidentemente riferendosi ad alcune foto paparazzate fatte al ministro 'Quarant'anni di lavoro per sentirmi queste caz***te, aggiornati sulla fatica di insegnare, tu che di scuola sai men che nulla'.
'Che ne sa, signor Ministro, di tutte le ore che regaliamo al Miur per la buona scuola' ha commentato Marinella mentre Francesca contro replica: 'Comincino a rivedere i nostri stipendi e ci paghino per le responsabilità che abbiamo!'. Antonella, infine, ha scritto poche ma eloquenti parole: ' A scuola deve andarci lei, di cortesia, educazione e gentilezza'.