Le ultime novità al 28 novembre 2016 sulla riforma pensioni 2017 riguardano il via libera della Camera ad alcuni emendamenti concernenti opzione donna, esodati e stop alle penalizzazioni dal 2018 per i precoci che permetteranno la modifica della Legge di Bilancio 2017 e la sua stesura definitiva. In dettaglio le misure approvate ed il testo al 28/11/2016.

Pensioni 2017, focus OD: la Camera pronta al via libera alla Legge di Bilancio

Oggi 28 novembre 2016 la Camera darà l'ok alla Legge di Bilancio così come licenziata dalla Commissione Bilancio settimana scorsa, il testo dovrebbe entro metà di questa settimana approdare poi al Senato ove vi sarà l'esame presso le Commissioni, che a loro volta, potranno ancora proporre altre modifiche rispetto al testo a cui la Camera darà il via libera.

Non si conosce al momento il calendario preciso dei lavori, ma il testo della manovra dovrebbe ricevere il secondo via libera dall'Aula di Palazzo Madama entro metà dicembre per poi essere nuovamente revisionato dalla Camera per una terza ed ultima lettura. Le principali novità della manovra concernono l'opzione donna, dal momento che è passato l'emendamento voluto dalla Commissione Lavoro alla Camera, che richiedeva l'estensione della 243/2004 anche alle nate nel IV trimestre del 57, se dipendenti, e 58 se autonome, che maturino 35 anni di contribuzione entro il 31/12/2015. Inoltre verrà mantenuto attivo il meccanismo del contatore, che servirà ogni anno a monitorare i risparmi residui fino ad esaurimento, per provare ad estendere l'opzione donna oltre il 2016.

L'On. Andrea Maestri deputato di Possibile ha, infatti, presentato un importante ordine del giorno a sua prima firma che è stato approvato come raccomandazione dalla Camera dei Deputati lasciando speranze alle donne al momento escluse dalla LdB2017 che richiedevano l'estensione di OD fino al 2018.

Riforma pensioni 2017, focus precoci ed esodati: quali le novità dalla LdB2017?

Nella prossima LdB2017 ci saranno anche alcuni importanti ritocchi all'ottava salvaguardia con lo spostamento dal 31/12/2012 al 31/12/2014 della data utile per l'ingresso nella mobilità. Grazie all'approvazione di questo emendamento la platea degli esodati passerà a 30.700 beneficiari.

Per quanto concerne i lavoratori precoci, che hanno manifestato in piazza a Trieste sabato 26/11/2016, la platea che potrà accedere alla quota 41 resta purtroppo ristretta a quanti abbiano maturato almeno 12 mesi di contributi prima dei 19 anni d'età e facciano parte di una categoria disagiata. Tra queste i disoccupati privi di ammortizzatori sociali da almeno 3 mesi, care giver di un parente disabile di primo grado convivente da almeno 6 mesi, occupati nei lavori definiti 'gravosi', invalidi almeno al 74%. Per gli altri, essendo stati al momento bocciati gli emendamenti proposti da Walter Rizzetto (FDI) e Cominardi e Tripiedi (M5S), restano validi i requisiti della Riforma Fornero 42 anni e 10 mesi per gli uomini e 41 anni e 10mesi per le donne.

L'aspetto positivo è che sono state abolite definitivamente anche oltre il 2018 le penalizzazioni per i precoci che accederanno alla quiescenza prima di aver maturato i 62 anni d'età.

Molti ancora i lavoratori delusi dalle manovre che vedranno la luce nella prossima Legge di Bilancio 2017, per gli esodati la salvaguardia continua a non essere definitiva, per i precoci la quota 41 doveva essere per tutti e non solo per i casi maggiormente disagiati, per le donne l'opzione donna avrebbe dovuto divenire una misura strutturale. Insomma la strada del Governo per soddisfare le richieste dei lavoratori è ancora in salita, mentre per i cittadini, nuovamente delusi da promesse, a loro dire non mantenute, è stata l'ennesima occasione sprecata per cambiare davvero e radicalmente la famigerata Riforma Fornero.