Giudicati 'poco furbi' i docenti che non coglievano l'occasione di abilitarsi in Romania. Un'oasi che si proponeva agli insegnanti in attesa dell'attivazione del III ciclo del Tirocinio Formativo Attivo, con nessuna certezza di rientrare tra i fortunati alla frequenza dei corsi per la propria classe di concorso. Si era infatti diffusa la voce che ci fosse delle Università rumene che, con un'iscrizione e una frequenza ai corsi direttamente online, potessero rilasciare dei titoli di abilitazione all'insegnamento che poi sarebbe stati fatti riconoscere dal Miur.

Addirittura in tempo per l'aggiornamento delle Graduatorie di Istituto 2017/20.

Notizie prive di fondamento

È lo stesso Miur a chiarire la situazione. In una nota esplicativa in materia di riconoscimento della professione docente per chi consegue titoli abilitativi conseguiti in Romania, dichiara che 'È priva di fondamento la notizia [...] di 500 decreti emanati dal Miur per il riconoscimento di titoli di abilitazione all'insegnamento conseguiti in quel Paese [...]'. Sembrava dunque molto strano che 'con uno schiocco di dita' si potesse ottenere un titolo all'estero con riconoscimento in Italia per il quale è necessario superare tre selezioni (due scritte e una orale); frequentare un corso formativo di almeno 9 mesi e svolgere un tirocinio nella scuola.

In base alle info circolate: frequenza online, e 'breve passaggio in Romania' per gli esami. Poi il Ministero avrebbe convalidato l'abilitazione. Tutto senza selezione.

Non dimentichiamo inoltre i prezzi. In relazione alle ricerche di alcuni colleghi su Università 'di cui alcuni si sono fatti vanto di ricercare per l'iscrizione', dichiarando che queste 'sarebbero state certificate dal Miur', i costi variano dai 1.500 ai massimo 2.000 euro.

Altri colleghi hanno invece dichiarato di dovere corrispondere solo i costi per sostenere l'esame. Inutile dire che queste informazioni hanno creato molti malumori tra i docenti, anche se in realtà, non conosciamo nessuno di questi insegnanti che ci abbia poi detto di frequentare i corsi abilitanti in Romania; alcuni non li abbiamo più sentiti, e anche i colleghi che ci avevano tanto preso in giro - non avendo creduto alla certificazione Miur di alcune Università della Romania - ora sorvolano sulla domanda.

Al Miur solo 173 istanze da Italia/Romania

Nel dettaglio della nota Miur, si informano i docenti che dal 2012 al corrente anno scolstico sono state oggetto di valutazione e/o riconoscimento un numero complessivo di 170 istanze di cittadini romeni che hanno frequentato i corsi di formazione in Romania e numero 3 istanze di cittadini italiani, che hanno invece svolto il percorso in Romania. Nessun boom dunque di iscrizioni per conseguimento del titolo abilitante in Romania. Sono solo voci 'questo fa intendere il Ministero'. Inoltre, il Miur ha sottolineato di non aver stipulato convenzioni tra Università italiane e/o straniere, o enti privati, come già sembrava strano pensare che il Ministero potesse delegare altro Stato per la formazione dei suoi insegnanti, senza considerarne il lato economico.

Chiarita dunque la questione delle 'ingannevoli' abilitazioni in Romania, con preghiera che alcuni docenti 'smettano di giudicare sciocco chi non ricerca escamotage farlocche per abilitarsi'. È chiaro che a tutti noi farebbe piacere ottenere l'abilitazione a poco prezzo e presto, ma se non è possibile è necessario attendere il Tfa.Tutti i decreti di riconoscimento della professione docente sono stati pubblicati dal Miur alla pagina seguente: http://hubmiur.pubblica.istruzione.it/web/istruzione/riconoscimento-professione-docente Nel dettaglio la nota esplicativa in materia di abilitazioni all'estero e i chiarimenti sul titolo conseguito in Romania: http://hubmiur.pubblica.istruzione.it/web/istruzione/dettaglio-news/-/dettaglioNews/viewDettaglio/40721/11210. Se desiderate continuare a seguirci, cliccate su 'Segui in alto a sinistra e/o votate la news cliccando su una delle 5 stelle in alto a destra.