Importanti novità in merito al tema della riforma Pensioni 2017 nella giornata di oggi, giovedì 10 novembre. Sul proprio sito Cesare Damiano ha esposto gli emendamenti presentati in Commissione Lavoro alla legge di Bilancio per il prossimo anno. Torna di estremo interesse il dibattito previdenziale, anche all'indomani dell'incontro avuto di recente da Tito Boeri con i sindacati. Tra le questioni di maggiore rilievo quelle riguardanti gli esodati, il cumulo gratuito dei contributi e i requisiti di accesso all'Ape.

Da 36 a 35 anni di contributi per l'Ape social

Le modifiche apportate alla riforma Fornero da parte del governo sono oggetto ancora oggi di diverse discussioni. Una delle voci più importanti è senza dubbio quella di Cesare Damiano. Il presidente della Commissione Lavoro alla Camera dei Deputati ha annunciato l'approvazione, da parte della Commissione da lui presieduta, di 30 emendamenti alla legge di Bilancio. Tra questi, occupa un posto in primo piano la richiesta di diminuzione degli anni di contributi necessari per colui che svolge attività gravose per raggiungere l'Ape sociale. Nel testo della manovra sono indicati 36 anni di contributi, soglia che già aveva fatto storcere il naso a più di un esponente, sia politica che appartenente alla sfera dei sindacati.

Oltre a ciò, è stato presentato un emendamento per il posticipo della data di accesso alla mobilità per gli esodati che saranno inclusi nell'ottava salvaguardia, dal 31 dicembre del 2012 al 31 dicembre del 2014. Nel comunicato apparso su cesaredamiano.org, si legge inoltre che, tra gli emendamenti, vi è anche quello inerente la richiesta del cumulo gratuito dei contributi della gestione separata, al fine di raggiungere i diritti di accesso all'opzione donna.

Non è stata fatta invece alcuna menzione in merito ai lavoratori precoci. Quest'ultimi hanno organizzato una nuova giornata di protesta per sabato 12 novembre, dove in diverse città italiane le persone appartenenti ai diversi comitati nati negli ultimi anni si raduneranno per chiedere quota 41 per tutti ed un maggior impegno da parte del governo per la loro difficile situazione. Di recente anche Susanna Camusso, leader della Cgil, si è espressa in maniera critica contro quella che definisce una manovra insufficiente.