Le ultime news sulla Scuola di oggi, giovedì 10 novembre, ci riportano alla questione legata al bonus formazione e aggiornamento da 500 euro, confermato anche per quest'anno scolastico 2016/2017, non senza essere accompagnato da critiche e polemiche, come del resto accadde nel 2015, anno del suo 'debutto'.

Il Ministero dell'Istruzione, ormai, ci ha abituato alle 'cose dette a metà', senza che vengano dati dei chiarimenti esaustivi in merito alle varie questioni, come del resto sta accadendo con il bonus da 500 euro.

Ultime news scuola, giovedì 10 novembre 2016: bonus 500 euro tramite 'card elettronica'

Di certo, si sa poco o nulla, se non che, da quest'anno, il contributo potrà essere speso attraverso una card elettronica, mentre lo scorso anno la somma venne accreditata sul conto corrente degli insegnanti. Del resto, la stessa legge 107 contiene disposizioni in merito alla fruizione del bonus attraverso questo strumento di pagamento elettronico.

Il problema è un altro: quando e come gli insegnanti potranno cominciare a spendere il bonus per l'autoformazione, visto che non hanno ancora ricevuto la card?Quando i docenti potranno iniziare a spendere il bonus di 500 euro per l’autoformazione? La domanda più corretta in realtà è, con quale modalità?

Ma soprattutto, che ne sarà delle spese sinora sostenute dai docenti, a partire dal 1° settembre 2016?

Bonus 500 euro: cosa farà il docente che ha già effettuato delle spese dal 1° settembre?

Pensando che venisse confermato il 'sistema' adottato lo scorso anno (ovvero tramite documenti come scontrini e ricevute), alcuni docenti hanno già iniziato ad effettuare le proprie spese, usufruendo del bonus: basti pensare alle somme necessarie per l'iscrizione ai corsi di formazione.

Dunque, se le spese, da quest'anno, dovranno obbligatoriamente passare dalla card elettronica, c'è il rischio che i suddetti docenti debbano rimetterci di tasca propria. Senza contare che molti esercizi (cinema, teatri) non sono muniti di POS per l'effettuazione dei pagamenti tramite carta elettronica. E' questo il dubbio sollevato dall'associazione DIESSE (Didattica e Innovazione Scolastica) che si è rivolta al Miur per chiedere che vengano dati urgentemente dei chiarimenti in merito alla questione.