Sarebbero complessivamente centomila i lavoratori pronti a richiedere l'Anticipo pensionistico introdotto nel piano di riforma Pensioni dell'esecutivo guidato dal premier Matteo Renzi. A ribadirlo ieri sera è stato il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali che è tornato a parlare della platea dei possibili beneficiari dell'Ape che consente l'uscita anticipata dal lavoro con la soluzione del prestito previdenziale ventennale erogato dalle banche e gestito dell'Inps a tutela dei pensionati.

Anticipo pensionistico, Poletti: sarà richiesto da 100mila lavoratori

"Abbiamo calcolato - ha affermato il ministro del Lavoro intervistato da Giovanni Floris a Dimartedì su La 7 - che, se consideriamo tutte le tipologie di intervento, 100mila persone possano utilizzare questa norma in un anno". Centomila prepensionamenti che, secondo quanto va ripetendo Giuliano Poletti in questi giorni, dovrebbe creare le condizioni per nuovi posti di lavoro per i giovani. L'esponente del Governo Renzi al lavoro sulla riforma pensioni, uno dei capitoli più rilevanti e scottanti della legge di Bilancio 2017, ha annunciato anche un'altra novità a proposito dell'Ape. Poletti ha infatti spiegato che i lavoratori che dovessero cambiare idea dopo aver scelto l'Anticipo pensionistico possono "tornare indietro entro i trenta giorni successivi alla decisione in linea - ha aggiunto il ministro del Lavoro - con tutti i contratti di previdenza e - ha sottolineato - senza costi".

L'Ape in prova per un mese, se non piace si potrà tornare indietro

Dunque una nuova opzione per l'Anticipo pensionistico che si potrebbe definire grosso modo "soddisfatti o rimborsati". Secondo quanto ha spiegato Poletti, infatti, l'Ape si può richiedere "a prova" per un mese, se per i neo pensionati in anticipo le penalizzazioni sugli assegni previdenziali dovessero risultare rilevanti e insostenibili potrebbero decidere di fare dietrofront e tornare a lavorare e attendere così il raggiungimento dei requisiti previsti dalla legge Fornero per l'accesso al trattamento previdenziale.

Queste le ultime notizie da Poletti sulla riforma pensioni mentre continuano a protestare su Facebook migliaia di lavoratori rimasti al momento esclusi dal piano per la previdenza del Governo Renzi: dai lavoratori precoci che reclamano la Quota 41 agli esodati che chiedono che l'ottava salvaguardia sia quella definitiva. Restano in attesa di risposte, nonostante la trasmissione della relazione di Padoan a Poletti, le lavoratrici che da tempo si battono per la proroga di Opzione donna possibilmente fino al 2018.