Il Governo torna a parlare della pensione per i precoci che chiedono di andare in pensione anticipata e lo fa con alcune slides apparse sul web e pubblicate dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Tommaso Nannicini. Come probabilmente già saprete, a causa della solita carenza di risorse non è stato possibile inserire la quota 41 per tutti, ma ci saranno dei paletti vincolanti. Intanto per quanto riguarda l'APE per tutti gli altri lavoratori, stando ad un articolo di Libero, dopo i nuovi calcoli del ministero d'Economia il costo per la pensione anticipata da pagare sarà molto salato.

Pensioni precoci e quota 41 ultime novità: notizie da Nannicini

Per poter accedere alla pensione per precoci con quota 41 sarà quindi necessario avere il requisito di aver lavorato almeno 12 mesi entro il compimento del diciannovesimo anno di età e poi sarà fondamentale rientrare in una delle categorie disagiate per cui si applicherà la quota 41. Il Governo ha risposto alle pesanti critiche piovute nelle scorse settimane da parte dei sindacati, delle opposizioni e dei lavoratori, spiegando che non è stato possibile estendere la platea a tutti e si sono fatte delle scelte "Ispirata a principi di equità e sostenibilità: non si torna indietro, ma si aiuta chi è in condizione di bisogno".

Pensioni anticipate e APE volontaria,ultime notizie sui costi: non solo i precoci arrabbiati

Per quanto riguarda la pensione anticipataalla quale si potrà accedere tramite l'APE volontaria, su Libero è uscito ieri un interessante articolo che calcola i costi per i lavoratori che vogliono andare in pensione con un anticipo fino a 3 anni e 7 mesi rispetto agli attuali requisiti della Legge Fornero.

Stando all'articolo, secondo i nuovi calcoli e le nuove simulazioni del Ministero dell'Economia, chi vorrà uscire in anticipo dal mondo del lavoro tramite l'APE volontaria subirà una decurtazione del 5,5% per ogni anno di anticipo. Questo vuol dire che chi chiederà la pensione anticipata con 3 anni e 7 mesi di anticiporiceverà un assegno tagliato del 20%.

Dai calcoli fatti ad esempio, una pensione netta di 1286 euro (lorda 1615 per 13 mensilità) al netto della restituzione del prestito pensionistico scenderà fino a diventare una pensione da 1078 euro al mese.