Apprendiamo dal sito di OS una importante notizia: il riconoscimento di 'uso improprio delle supplenze' da parte delle scuole, al di là del fatto che il docente abbia vinto la sua causa facendo ricorso contro il Ministero della Pubblica Istruzione. Ma vediamo esattamente quale fosse la situazione del nostro collega marchigiano che ha vinto la sua causa 'anche per tutti noi, docenti precari'. Il rapporto di lavoro di 'supplente' è lo stesso per molti di noi con contratto al 30 giugno, ma ciò che fa la differenza è il tipo di Scuola/cattedra nella quale prestava servizio da 5 anni.
In servizio da 5 anni nella stessa scuola
Il docente marchigiano di 32 anni ha svolto 5 anni di servizio di fila nella stessa scuola, dal 2010 al 2015 con contratto annuale, a tempo determinato. Si tratta del Liceo classico di Ancona, nel quale il docente ha insegnato su un posto dell'indirizzo musicale. L'insegnante si è rivolto all'ufficio legale della Uil Scuola, presentando ricorso contro il Ministero della Pubblica Istruzione, denunciando la tipologia di contratto stipulato con la scuola di servizio. In relazione a quanto dichiarato dal Miur, il rapporto di lavoro sottoscritto annualmente rientra nell'organico di fatto come definito per ogni anno scolastico in base al numero di alunni che effettuano l'iscrizione.
In effetti però vi erano delle differenze sostanziali tra scuola e scuola, in base alla Riforma del 2010 che ha definito la nascita proprio dei licei con indirizzo musicale, introducendolo anche come possibilità di scelta anche nella scuola secondaria di I grado (con possibilità di scelta di differenti strumenti musicali e conseguente assunzione di insegnanti di musica).
La condanna al risarcimento dal Miur
Come si legge su OS, i legali della Uil Scuola hanno dichiarato che i licei con indirizzo musicale non presentano un 'organico di diritto' motivo per cui i posti sono assegnati obbligatoriamente ai docenti supplenti. Il Giudice del Lavoro si è pronunciato positivamente verso il ricorrente riconoscendogli un indennizzo di importo pari a 5 mensilità dell'ultimo stipendio percepito nella scuola e gli scatti di anzianità spettanti.
La condanna del Miur per il 'mancato rispetto' nella sottoscrizione dei contratti dei supplenti precari porta luce nella situazione di centinaia di insegnanti che vivono ancora nel caos della gestione dei contratti di lavoro a tempo determinato; nel dubbio del contratto al 30/06 o al 31/08, in relazione alla tipologia di posto. Differenza sostanziale dal punto di vista economico e del riconoscimento dei contributi. A oggi, 09 dicembre, ancora molti docenti sono in attesa di essere collocati nella sede definitiva per questo anno scolastico, con una o l'altra scadenza di contratto. Se desideri continuare a seguirci sulle news di cronaca o del mondo della scuola, clicca su 'Segui' in alto a sinistra.