La nuova legge di bilancio porta con sé importanti novità per la pensione anticipata 2017 e soprattutto per quella dei lavoratori precoci. Il primo passaggio dell'iter legislativo è avvenuto alla Camera, dove le aspettative dei precoci sono state deluse. Non è infatti stata introdotta la quota 41 per tutti i lavoratori, ma solo per una ristretta cerchia delle categorie più disagiate e a rischio. Il prossimo passo sarà quello dell'approvazione in Senato, e proprio in questa sede i lavoratori precoci ripongono le ultime speranze per vedere allargata la platea di chi potrà usufruire della quota 41.

Vediamo allora le ultime novità e le parole di Cesare Damiano sulle Pensioni anticipate e sull'APE.

Pensioni precoci ultime novità: atteso il passaggio al Senato

L'accordo tra Governo e Sindacati ha portato alla possibilità di pensione con 41 anni di contributi per i lavoratori precoci che si trovano in stato di disoccupazione, che assistono un convivente con handicap in situazione di gravità o che siano impiegati in una lista di lavori considerati gravosi (come le maestre d'asilo, i lavoratori notturni, gli infermieri ecc). Dopo il referendum costituzionale, riprenderà la discussione della LDB in Senato, e qui i precoci chiederanno tre modifiche che non dovrebbero avere grande impatto sui fondi e sulle risorse stanziate.

Negli emendamenti che verranno valutati nei prossimi giorni si proverà ad introdurre:

  • il congelamento dell’aspettativa di vita
  • la garanzia che i 7 miliardi stanziati per i prossimi tre anni per le pensioni siano utilizzati solo per questo problema
  • estensione della Quota 41 anche a chi assiste sorelle o fratelli disabili.

Ultime novità Pensione anticipata 2017: parla Damiano

Cesare Damiano è tornato a parlare di pensioni, spiegando che la partita si riapre dopo il voto del referendum, ma ricordando che in commissione lavoro alla Camera sono stati raggiunti buoni risultati, come quello di far approvare "un emendamento sull'ottava salvaguardia, uno su opzione donna che ora include anche le lavoratrici nate nell'ultimo trimestre del 57-58".

Tra le nuove battaglie che verranno portate avanti nei prossimi giorni c'è l'eliminazione dell'obbligo di aver svolto lavori gravosi negli ultimi 6 anni in via continuativa, per poter richiedere l'APE social di alcuni lavori gravosi come gli edili. Non resta che vedere cosa succederà nei prossimi giorni, se volete aggiornamenti potete cliccare segui in alto!