Ecco le ultime novità sulle pensioni dei precoci e sulla prossima pensione anticipata, stando a quanto sappiamo ad oggi 30 novembre 2016. Purtroppo per i lavoratori che hanno chiesto a gran voce quota 41 per tutti, negli esami degli emendamenti in commissione Bilancio alla Camera non sono state apportate modifiche su questo punto della manovra, e quindi ad ora non si intravede la possibilità di estendere la quota 41 per tutti, come chiesto dalle associazioni di categorie e dai comitati più volte negli ultimi mesi. Vediamo dunque il punto sulla pensione dei precoci e su chi potrà usufruire dell'uscita anticipata.
Pensioni precoci, ultime novità: la lista definitiva di chi uscirà a quota 41
Partiamo subito con il ricordare la data da cui questa manovra avrà effetto: 1 maggio 2017. Da qui in poi infatti, alcune categorie di lavoratori precoci potranno accedere alla pensione anticipata grazie alle misure introdotte con la legge di Bilancio che si sta votando in questi giorni. Per lavoratori precoci si intende tutti coloro che abbiano versato almeno 12 mensilità contributive (anche non consecutive) entro il compimento dei 19 anni di età anagrafica. Oltre ad esser precoci però, per poter uscire in anticipo dal mondo del lavoro a quota 41 si dovrà appartenere ad una delle categorie di lavoratori in condizoni oggettive di difficoltà.
Vi riportiamo nuovamente qui di seguito l'elenco che potrebbe essere utile:
- Il lavoratore precoce che presta assistenza a un parente di 1 grado disabile da almeno 6 mesi
- chi è in stato di disoccupazione e non percepisce l' indennità da almeno 3 mesi
- chi abbia subito una riduzione della capacità lavorativa del 74% o superiore
Pensione anticipata per precoci a quota 41: ecco i lavori usuranti che ne beneficiano
Oltre ai tre casi elencati sopra, vi è poi un'altra possibilità per uscire a quota 41: quella di esser lavoratori precoci che svolgono mansioni usuranti, gravose o lavori notturni.
Il governo all'interno della nuova legge di bilancio ha sancito che i lavoratori che svolgono questi lavori da almeno 6 anni potranno uscire a quota 41, senza limiti di età anagrafica. Tra questi lavori, nell'elenco stilato dal Governo troviamo gli operai del settore estrattivo ed edile, i conduttori di condotti ferroviari, di camion, i conciatori di pelli, gli infermieri e ostetrici coinvolti in lavori a turni, i maestri di scuola dell'infanzia. Per restare aggiornati sull'evoluzione della manovra, sull'APE e sulla pensione anticipata, vi ricordiamo che potete cliccare segui in alto!