Sono sempre di più i parlamentari del Partito democratico che sollecitano miglioramenti del piano di riforma Pensioni con nuovi emendamenti alla legge di Bilancio 2017 durante l'esame in seconda lettura a Palazzo Madama. "Sono necessari aggiustamenti", ha detto la deputata del Pd, Luisa Albanella, tra i componenti della commissione Lavoro di Montecitorio condividendo le preoccupazioni espresse dalle organizzazioni sindacali sull'estensione dell'Ape social. Proposta che arriva dopo quella di Cesare Damiano e Maria Luisa Gnecchi sul cumulo gratuito dei contributi previdenziali anche per l'accesso a Opzione donna mentre dovrebbero essere ripresentati al Senato anche gli emendamenti relativi alla Quota 41 per il pensionamento dei lavoratori precoci senza nessuna penalizzazione e senza paletti di varia natura.
Pensioni, Albanella (Pd): condivido preoccupazioni sindacati su Ape agevolato
“La Legge di stabilità votata alla Camera - ha detto la parlamentare dem - presenta tanti elementi qualificanti". Riferendosi al capitolo della riforma pensioni la Albanella sottolinea in particolare l'importanza della salvaguardia esodati e della proroga di Opzione donna fino al 31 dicembre 2015. "Ma condivido le preoccupazioni dei sindacati - ha aggiunto la deputata del Pd -per il respingimento dell’emendamento relativo all’Ape agevolata. Sono necessari - ha sottolineato - degli aggiustamenti”. Già con la legge Fornero “per i lavoratori del sud - ha sottolineato Luisa Albanella in una nota stampa - significa essere tagliati fuori da qualsiasi possibilità di poter andare in pensione per anzianità”.
Non cambia la situazione con l'Ape agevolata, che richiede comunque 63 anni d'età e 36 anni di contributi e lo svolgimento di un lavoro continuativo negli ultimi 6 anni.
Sempre più parlamentari dem chiedono miglioramenti della riforma pensioni
“Queste condizioni di accesso – ha evidenziato la parlamentare del Pd auspicando modifiche al Senato – rappresentano uno scoglio insormontabile per i lavoratori edili che vivono in una realtà difficile come quella del Mezzogiorno le cui condizioni di discontinuità e di crisi delle costruzioni - ha spiegato - non permettono certo l’utilizzo di tale strumento”.
Si allarga, evidentemente, anche all'interno del Pd di Renzi il fronte di chi chiede qualche miglioramento della legge di Bilancio 2017 e in particolare al piano di riforma pensioni. L'iter parlamentare ricomincerà al Senato per la seconda lettura martedì 6 dicembre, sull'evoluzione della manovra peserà, secondo esperti ed osservatori, l'esito del referendum costituzionale di oggi.