Sono ore frenetiche ed importanti quelle che si vivranno al Quirinale, dove poco fa l'ormai ex Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, ha ufficialmente formalizzato le proprie dimissioni dall'incarico di Primo Ministro al Capo dello Stato, Sergio Mattarella.
Il Presidente della Repubblica ha preso atto della decisione di Renzi ma, nello stesso tempo, ha tenuto a sottolineare come ci siano delle scadenze e degli impegni da rispettare: ecco perchè l'auspicio di Mattarella è quello che le varie forze politiche vogliano affrontare questa fase politica con serenità e rispetto reciproco.
Ultime news scuola, lunedì 5 dicembre 2016: referendum, i due elementi importanti
Sono due gli elementi importanti di questo referendum: primo, l'altissima percentuale di votanti, un fattore decisamente sorprendente visto che l'astensionismo dal voto, negli ultimi anni, è sempre stato una costante in crescendo; secondo, il NO non ha riguardato solamente la riforma costituzionale, ma è stato un NO che, più ampiamente, ha riguardato il Jobs Act, la Buona Scuola e le altre riforme renziane, un NO generale al 'governo dei banchieri'.
USB (Unione Sindacale di Base), però, non si ferma a questa semplice lettura. Il No della scuola ha riguardato diversi aspetti, è vero, come la mobilità coatta sugli ambiti territoriali e la chiamata diretta dei dirigenti scolastici o l'alternanza scuola-lavoro, ma il sindacato vuole prendere le distanze dai 'complici' che cercheranno di studiare le prossime mosse dei loro partiti di riferimento, in vista della formazione del nuovo governo.
Dimissioni Renzi, USB chiede abolizione legge 107
USB non ci sta, vuole ripartire semplicemente dalla caduta del governo quale punto di partenza per arrivare sino all'abrogazione della legge 107: la prova che i sindacati Cgil, Cisl, Uil e Snals non abbiano il controllo dei lavoratori della scuola è stata data proprio da questo NO, figlio dell'accordo politico di qualche giorno fa, sul rinnovo dei contratti. Un accordo che è stato definito come 'un inutile spot elettorale'.
Sin da ora USB Scuola ribadisce la propria intenzione nel proseguire la lotta e la resistenza nelle scuole contro la legge 107, con l'obiettivo di incontrare, al più presto, il futuro ministro dell'Istruzione per poter intavolare un discorso serio e costruttivo, partendo proprio dall'abolizione della Buona Scuola.