Si continua ancora a discutere sui cosiddetti lavoratori precoci che ormai da anni sono alle prese con un grande problema complicato di stampo previdenziale. Si tratta della possibilità di un'uscita anticipata riservata solo ad una particolare categoria di lavoratori.
Precoci penalizzati dalla Legge di Stabilità
Una misura contenuta nella nuova Legge di Stabilità entrata in vigore da pochi giorni che penalizza la maggioranza dei lavoratori precoci, ovvero coloro che sono tuttora impiegati in attività lavorative nonostante abbiano una lunga carriera contributiva alle spalle.
La Legge di Bilancio, infatti, detta disposizioni sull'uscita anticipata a partire dai 41 anni di versamenti contributivi ma con il limite dell'età anagrafica.
Beneficio che verrebbe concesso solo a disoccupati che hanno esaurito la durata degli ammortizzatori sociali, a chi assiste familiari con disabilità grave da almeno sei mesi e ai lavoratori che svolgono mansioni gravose e usuranti a condizione che abbiano versato almeno un anno di contributi prima del compimento del 19esimo anno di età. Una misura risultata efficace ma nello stesso tempo insufficiente visto che ancora la maggioranza dei precoci attende una risposta esaustiva da parte del Governo.
Precoci troppo giovani per la pensione, la beffa
Per questa categoria di lavoratori non si tratta solo di una misura parziale ma anche penalizzante e lo spiega la delegazione dei lavoratori precoci. Molte aziende, infatti, hanno iniziato a sperimentare il prepensionamento tra i dipendenti a cui mancano non più di 2 o 3 anni al raggiungimento dell'età pensionabile.
Tali lavoratori devono però essere in possesso di un'età anagrafica superiore ai 60 anni. Ciò penalizzerebbe ulteriormente la categoria di precoci visto che sarebbero troppo giovani per usufruire del beneficio e quindi sarebbero ancora lontani dall'aspettativa di pensionamento. È questa l'altra beffa contenuta nella Legge di Stabilità 2017 che rende ancora più difficile il pensionamento dei lavoratori precoci nonostante abbiano iniziato a lavorare sin da giovani accumulando una lunga carriera contributiva.