I lavoratori precoci potranno lasciare il lavoro attraverso il meccanismo di Quota 41. Una misura introdotta con la nuova Legge di Stabilità che sarà operativa a partire dal primo maggio 2017. Molti lavoratori che hanno iniziato a lavorare sin da giovani, quindi, potranno lasciare anticipatamente il lavoro dopo il raggiungimento di almeno 41 anni di versamenti contributivi senza penalizzazioni.

Quota 41 limitata per una categoria di lavoratori

Un provvedimento tanto atteso fra la maggioranza dei lavoratori precoci anche se non tutti ne potranno beneficiare.

Si tratta di una limitazione imposta dalla Legge di Bilancio 2017 che ha previsto il pensionamento solo ad una determinata categoria di lavoratori. Dal primo maggio 2017, infatti, potranno usufruire dei benefici concessi dalla nuova manovra solo i lavoratori che hanno assistito per almeno sei mesi familiari con disabilità grave, i disoccupati che hanno esaurito l'intera durata degli ammortizzatori sociali da almeno tre mesi e i lavoratori che svolgono mansioni particolarmente usuranti da almeno sei anni consecutivi. Le Legge di Stabilità, ha inoltre stabilito gli undici profili professionali che hanno svolto mansioni faticose nell'arco della loro carriera lavorativa. Gli addetti al trasporto di merci, i facchini, i lavoratori in cave o miniere, gli operai dell'industria estrattiva e i conciatori di pelle, per esempio solo alcuni dei lavori che rientrano nella misura dettata dalla manovra.

Stanziati 360 milioni di euro per il 2017

Quota 41, ha causato un malcontento fra la maggioranza dei lavoratori precoci visto che, alcuni di loro rimarrebbero esclusi e dovranno attendere i prossimi interventi del Governo. L'altra limitazione potrebbe derivare dal fatto che le risorse messe a disposizione potrebbero rivelarsi insufficienti: la Legge di Bilancio, infatti, ha previsto lo stanziamento di circa 360 milioni di euro per il 2017, circa 550 milioni per l'anno 2018, altri 570 milioni per il 2019 e circa 590 milioni di euro verranno stanziati per il 2020.

Nel caso in cui il numero di domande presentate sarà elevato rispetto alle risorse a disposizione si darà la priorità sulla base dei requisiti maturati che saranno illustrati attraverso un decreto attuativo previsto per il primo marzo 2017.