L'accordo sulla mobilità docenti 2017/8 trovato dal ministro Fedeli e dai sindacati non convince gli insegnanti che, naturalmente, speravano in un superamento totale dei contenuti della legge 107. La speranza era soprattutto legata alla disfatta elettorale del Partito Democratico in occasione del voto referendario del 4 dicembre e alle conseguenti dimissioni del Presidente del Consiglio, Matteo Renzi e del suo esecutivo.
Ultime news mobilità, domenica 8 gennaio 2017: docenti non convinti dell'intesa Fedeli-sindacati
I sindacati hanno gridato alla vittoria, convinti di aver ottenuto il massimo che si potesse ottenere ma alcuni aspetti dell'intesa raggiunta con il ministro Fedeli non convincono affatto.
Per esempio, una delle questioni maggiormente criticate è quella riguardante l'eliminazione dei codici sintetici per i Comuni, eliminazione che, secondo molti docenti, rappresenta un'ulteriore perdita di tutele.
Anche per quanto riguarda la chiamata diretta, piace poco la soluzione di affidare al collegio dei docenti il compito di stabilire i criteri per il passaggio degli insegnanti da ambito a Scuola.
Eppure, potremmo trovarci davanti ad una palese contraddizione perchè se l'ANP (Associazione Nazionale Presidi) ha protestato a gran voce per i contenuti del nuovo accordo mobilità, rivendicando l'applicazione della legge 107, vorrà dire pur qualcosa.
Mobilità docenti, non piace il limite imposto per le preferenze delle istituzioni scolastiche
C'è anche chi sta criticando le modalità di compilazione della domanda che, da quanto si può facilmente intuire, dovrebbe rivelarsi abbastanza complicata: molti insegnanti, addirittura, accusano i sindacati di aver complicato appositamente la procedura in modo tale che molti di loro saranno costretti ad affidarsi alla loro consulenza per la compilazione.
Non sono mancate neppure le critiche in merito alla possibilità di chiedere solo un massimo di 5 scuole: tale limite è apparso persino penalizzante. Vedremo se le eventuali 'limature' che potrebbero essere inserite nel contratto potranno soddisfare maggiormente le esigenze dei docenti.