Il nuovo contratto integrativo mobilità docenti 2017/2018 è indubbiamente l'argomento più importante di questi giorni, visto che dopodomani, martedì 10 gennaio, il neo ministro dell'Istruzione, Valeria Fedeli e i sindacati si ritroveranno al tavolo della trattativa per la definizione dei contenuti. Uno dei punti chiave dell'intesa riguarda la scelta delle scuole.
Ultime news scuola, domenica 8 gennaio 2017: mobilità docenti, si potrà finire ugualmente negli ambiti?
Come senz'altro già saprete, il docente che intenderà presentare domanda di mobilità avrà la possibilità di scegliere fino ad un massimo di 5 scuole e 10 ambiti, anche se, per la verità, sembra che nulla gli potrà vietare di scegliere anche 15 ambiti nell'ottica delle 15 preferenze massime da indicare.
Almeno questo sembrerebbe l'orientamento dell'accordo raggiunto lo scorso 30 dicembre.
Una delle domande più frequenti che si stanno ponendo i docenti è quella riguardante il mancato soddisfacimento del trasferimento in una delle 5 scuole indicate, senza esprimere preferenze su ambiti: cosa succederà in quel caso? Ci sarà il rischio di finire ugualmente in un ambito territoriale?
Dato per scontato che il docente si sia accertato, in precedenza, dell'esistenza di posti liberi in quelle determinate scuole, è quanto mai opportuno precisare che l'accoglimento o meno dell'istanza di trasferimento dipenderà dai punteggi degli altri docenti, nonchè dalle precedenze.
Mobilità docenti ultime notizie: il nodo del mancato accoglimento della domanda, cosa accadrà?
L'incontro di martedì prossimo in Viale Trastevere servirà a sciogliere questo importantissimo nodo. Al momento, sembrerebbe che entrambe le parti siano d'accordo nel permettere al docente di poter restare nella Scuola di partenza ma non è da escludere un improvviso dietrofront del Miur che, prima dell'intesa dello scorso 30 dicembre, aveva mostrato l'intenzione di far confluire i docenti negli ambiti territoriali, qualora la domanda su una delle scuole indicate non avesse trovato accoglimento.
Un modo come un altro, insomma, per riaffermare i contenuti della legge 107. Si tratta di una questione di assoluta importanza e che sarà bene chiarire al più presto in fase di contrattazione per evitare amare sorprese a cui, purtroppo, ci siamo abituati.