Gli stipendi dei supplenti sono al centro delle notizie scuola di oggi, giovedì 5 gennaio 2017: continuano, infatti, gli enormi disagi che i precari sono costretti ad affrontare per i cronici ritardi nell'erogazione dei loro stipendi. Alcuni docenti non hanno visto un centesimo dal mese di settembre, altri stanno ancora aspettando la retribuzione di novembre e dicembre, tredicesima compresa.

Ultime news scuola, giovedì 5 gennaio 2017: stipendi supplenti, basta con questi ritardi

Il Ministero dell'Istruzione sta cercando di buttare acqua sul fuoco, rendendo noto che l'emissione speciale per il pagamento degli stipendi arretrati dei supplenti verrà disposta il prossimo 18 gennaio, ma si tratta di un comunicato da prendere con le molle visto che, in precedenza, si era parlato del giorno 9 e del 24 gennaio.

Insomma, tanta confusione ma soprattutto tanta ingiustizia, anche perchè negli scorsi mesi, l'amministrazione centrale aveva promesso che, con l'inizio dell'anno scolastico 2016/2017, i problemi si sarebbero risolti definitivamente.

Di chi è la colpa? Appare evidente come le responsabilità non siano da attribuire alle scuole, semmai alla piattaforma Sidi che non ha risolto ancora i suoi inconvenienti tecnici, soprattutto per quanto riguarda la ricarica dei POS delle scuole. Se la cassa è vuota, non è possibile autorizzare i pagamenti ma è chiaro che, in primis, è il ministero a dover provvedere a mettere i soldi, altrimenti inevitabilmente si blocca tutto il sistema.

Stipendi docenti precari, Anief: 'E' un diritto, basta con i rimandi'

Il presidente dell'Anief, Marcello Pacifico, ha denunciato, ancora una volta, l'insensatezza di questa situazione, soprattutto di fronte allo stucchevole 'scaricabarile' messo in atto dai responsabili del Miur che addossano la colpa ai colleghi del Mef, mentre gli onesti lavoratori non riescono ad arrivare a fine mese con tutte le spese da sostenere, affitto in primis, visto che molti di loro sono lontano da casa.

'Lo stipendio è un diritto enunciato dalla nostra Costituzione - le parole di Marcello Pacifico - è assurdo che un Paese moderno lasci i suoi lavoratori senza ciò che spetta loro di diritto, per di più considerando che lo Stato rappresenta il datore di lavoro. Nel caso in cui il prossimo 18 gennaio non venisse rispettata la promessa riguardante l'emissione speciale, Anief è pronto a diffidare il Miur e a procedere con successivo ricorso'.