La chiamata diretta 2017/18 nella Scuola potrebbe essere modificata grazie all’accordo Miur - sindacati siglato il 29 dicembre scorso. È da quando la legge 107 ha imposto questo nuovo modo di assumere i docenti nelle scuole, che si elevano proteste e si cerca di modificare (se non eliminare del tutto) le nuove regole. A quanto pare i sindacati sono in parte riusciti nell'intento di mitigare alcuni aspetti deleteri, come la totale discrezionalità del dirigente scolastico nello scegliere i 'propri' docenti. Chi sarà soggetto alla chiamata diretta il prossimo anno?

E a quali condizioni?

Chi sarà soggetto alla chiamata diretta 2017/18

Tutti i docenti titolari di ambito saranno soggetti alla chiamata diretta 2017/18, esattamente come lo scorso anno. Allora, dove stanno le novità? Semplicemente in chi sarà titolare di ambito. In base all'intesa sulla mobilità, quest'anno si potrà passare dal ambito a scuola e viceversa. È previsto quindi che alcuni docenti che l'anno scorso vi sono stati soggetti possano, grazie ai trasferimenti della mobilità 2017, ottenere la titolarità su scuola (non dovendo più candidarsi per i posti nelle scuole ed essere scelti dal DS) e viceversa.

Nuove condizioni Miur

Lo scorso scolastico la chiamata diretta non ha funzionato come sperava il Miur.

Per questo motivo quest'anno pare sia intenzione del ministro regolamentarla e non lasciare tutto alle preferenze dei DS, sebbene sia quanto stabilito dalla legge 107. Si intende sottoscrivere criteri oggettivi e trasparenti a livello nazionale, che serviranno da base alle scelte di criteri fatte poi dal Collegio docenti della scuola stessa.

Il ruolo del dirigente scolastico viene perciò arginato, e non di poco. Naturalmente c'è chi non vede affatto bene tali novità..., ma possiamo affermare che non si tratta della maggioranza. Si resta in attesa di vedere se le promesse saranno mantenute.

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