Le ultime notizie Scuola di oggi, giovedì 5 gennaio 2017, riguardano la chiamata diretta dei docenti che, secondo quanto contenuto nell'accordo sulla mobilità raggiunto dal neo ministro Fedeli e i sindacati, dovrebbe subire un netto ridimensionamento.

Appare evidente, infatti, come il passaggio degli insegnanti da ambito territoriale a scuola non sarà più soggetto alla discrezionalità dei dirigenti scolastici, bensì ad una delibera del Collegio dei docenti.

Ultime news scuola, giovedì 5 gennaio 2017: chiamata diretta, sceglierà il Collegio Docenti

E' questa una delle più importanti novità emersa dall'intesa dello scorso 29 dicembre: come riportato dal sito specializzato Tecnica della Scuola, il Collegio docenti prenderà le proprie decisioni in considerazione di un numero limitato di criteri (si parla di una decina al massimo), criteri che meglio risponderanno alle esigenze dettate dal fabbisogno della scuola. Sulla base di questi requisiti richiesti, il dirigente scolastico provvederà a 'chiamare' il docente che risulterà più titolato e a proporgli l'incarico triennale.Su che base verranno stabiliti i requisiti da soddisfare? Tecnica della Scuola ha citato esperienze professionali specifiche e certificabili come l'aver svolto servizio, per esempio, in scuole geograficamente collocate in aree a rischio, oppure l'aver conseguito una seconda laurea.Alla luce di questa nuova possibile svolta sulla questione legata alla chiamata diretta, appare evidente come non abbiano più molto senso i commi dal 79 all'82 della legge 107, dove venne indicato un modo di procedere che si discosta abbastanza significativamente da quanto abbiamo detto poc'anzi.

Questo significa che il governo Gentiloni sarà costretto ad intervenire, dal punto di vista legislativo, per modificare la riforma Buona Scuola?

Chiamata diretta docenti ultime notizie: l'Anac aveva già suggerito il cambiamento di rotta

A dirla tutta, l'Anac, l'Autorità Nazionale AntiCorruzione, aveva già indicato lo stesso percorso, visto che, nelle linee guida diramate lo scorso mese di aprile, si parlava chiaramente di 'evitare favoritismi e discriminazioni' nell'individuazione dei docenti: anzi, veniva suggerita la consultazione degli organi collegiali e la pubblicazione di criteri oggettivi per l'attribuzione degli incarichi.

Nulla di nuovo, quindi, nell'intesa Fedeli-sindacati, visto che, in fondo, anche l'Anac si era già espressa favorevolmente: peccato, però, che il governo Renzi abbia ostinatamente voluto tirare dritto, senza ascoltare. E i risultati, purtroppo, sono sotto gli occhi di tutti.