Le novità e i cambiamenti che hanno toccato il sistema previdenziale e il mondo delle Pensioni in generale hanno guidato e caratterizzato sicuramente l'intervento del Governo nell'arco degli ultimi mesi. Sia l'ex Premier Renzi prima che l'attuale Presidente del Consiglio Gentiloni dopo hanno proposto e presentato richieste e provvedimenti normativi, ad organi di governo e rappresentanti delle istituzioni, volti a rinnovare l'intero sistema previdenziale vigente.

Fondamentale l'intervento approvato nell'ultima Legge di Bilancio

Uno degli interventi più significativi è stato approvato con la Legge di Bilancio di quest'anno, il quale prevede un aumento del 30% delle quattordicesime dei dai pensionati che hanno fino ad ora percepito un assegno pensionistico mensile fino a 750 euro al mese, e dunque con un reddito annuo minore uguale a 9.786,86 euro lordi.

In termini monetari, e nello specifico, gli importi delle quattordicesime varieranno (in aumento):

  • da 336 euro attuali a 437 euro per chi vanta fino ai 15 anni di contributi (18 anni gli autonomi);
  • da 420 euro attuali a 546 euro per tutti i lavoratori che invece vantano dai 15 ai 25 anni contributivi (18 anni a 28 anni gli autonomi);
  • e dai 504 euro attuali a 655 euro per i lavoratori che hanno più di 25 anni di contributi versati (28 per i lavoratori autonomi).

L'intervento legislativo ha inoltre ampliato, ponendosi in netto contrasto rispetto al passato, il numero dei beneficiari della quattordicesima. A partire dal primo luglio, infatti, tutti i soggetti aventi un reddito superiore a 9.786,86 euro lordi ma minore a 13 mila - prima esclusi dalla fruizione della quattordicesima - possono usufruire dello stesso beneficio (anche se in misura minore) delle categorie sopra elencate.

I requisiti per continuare a usufruire della quattordicesima

Poter usufruire della quattordicesima, invece, resta confermato il requisito dell'età anagrafica: il beneficiario deve infatti avere più 64 anni. Restano esclusi tutti i pensionati Inpgi, i quali, insieme a tutti i soggetti già destinatari di trattamenti di invalidà civile, i destinatari Naspi e tutti quelli che percepiscono già un assegno di disoccupazione, non ottengono il bonus.

Questo perchè essendo la quattordicesima in se un sostegno previdenziale volto tutelare i soggetti con trattamenti pensionistici bassi non può andare ad aggiungersi, creando un disequilibrio, a somme ed agevolazioni che già tutelano i soggetti svantaggiati in questione.