E' ancora tutta da chiudere la partita della riforma Pensioni, sia sul fronte dell'attuazione dei decreti attuativi delle misure previste in legge di Bilancio 2017, dall'Ape ad Opzione donna fino ai benefici per i lavoratori precoci per citarne alcune, sia sul fronte della riapertura del tavolo di confronto tra esecutivo e parti sociali sulla fase due degli interventi in materia previdenziale. Le organizzazioni sindacali hanno già chiesto e sollecitato un confronto al Governo Gentiloni incassando il sostegno della minoranza del Pd di Renzi in cui in questi giorni aleggia il fantasma della scissione.
Pensioni, dibattito senza fine in attesa dei decreti attuativi
Così si è espresso in tal senso il presidente della commissione Lavoro della Camera. "La richiesta dei sindacati di riaprire il confronto con il Governo sulle pensioni al fine di applicare correttamente, nei decreti attuativi, il verbale sottoscritto nello scorso settembre - ha detto Cesare Damiano - è totalmente condivisibile". Il parlamentare della minoranza dem ricorda come la sottoscrizione di un verbale d'intesa tra governo e organizzazioni sindacali sulla riforma pensioni sia il frutto di un lungo confronto che adesso non può essere vanificato o mettere a rischio da possibili manovre bis anche se il ministro del Lavoro Giuliano Poletti ha già scongiurato questa ipotesi circolata nei giorni scorsi.
La minoranza del Pd di Renzi in sintonia con Cgil, Cisl e Uil
"La trascrizione di quell'accordo nella legge di Bilancio - ha affermato in una nota Cesare Damiano - è avvenuta positivamente e con il coinvolgimento del Parlamento, in particolare - ha sottolineato il parlamentare della minoranza Pd - della commissione lavoro della Camera, e di Cgil, Cisl e Uil".
Tra le priorità da affrontare l'attivazione entro maggio dell'Anticipo pensionistico nella sua doppia versione volontaria e sociale alla fase due della riforma pensioni che dovrà affrontare "alcuni temi decisivi per il futuro", ha spiegato il presidente della commissione Lavoro indicando alcuni capitoli: dal collegamento dell'anticipo pensionistico alla gravosità del lavoro al blocco progressivo della aspettativa di vita, dalla pensione contributiva di garanzia per i giovani al riconoscimento del lavoro di cura alle lavoratrici.