Il governo sembra proprio intenzionato ad usare il pugno duro per contrastare i cosiddetti 'furbetti del cartellino' e, in generale, l'assenteismo. Le novità contenute nel nuovo decreto sulla Pubblica Amministrazione sono destinate a rivoluzionare le procedure riguardanti le visite fiscali per i lavoratori pubblici.

Ultime news lavoro, martedì 7 febbraio: visite fiscali 2017, le novità della riforma, ecco cosa cambia

Una delle principali novità è quella rappresentata dal fatto che il medico fiscale potrà passare anche più di una volta, a prescindere da quella che sarà la durata della malattia o da altre situazioni particolari: la normativa attuale, invece, prevede che la visita fiscale possa ripetersi solamente nel caso in cui il lavoratore subisca delle ricadute della malattia o nell'eventualità in cui la prognosi fosse prolungata.

Come abbiamo anticipato nelle scorse settimane, finiranno nel mirino del governo quei lavoratori che, troppo spesso, si assenteranno a ridosso dei fine settimana o dei ponti festivi (magari rimanendo a casa il lunedì o il venerdì. Perciò, se la visita fiscale avverrà il venerdì, il lavoratore non sarà libero di uscire di casa, forse perchè ha 'progettato' una gita fuori porta. Infatti, gli accertamenti sanitari potranno essere disposti, qualora lo si riterrà necessario, anche tutti i giorni.

Visite fiscali 2017: sarà l'Inps a gestirle direttamente, nuove fasce orarie di reperibilità

Il nuovo sistema verrà gestito direttamente dall'Inps e non più delle Asl, attraverso l''incrocio delle banche dati': nascerà un nuovo polo unico della medicina fiscale dove confluiranno tutti i certificati medici, sia del settore pubblico che del settore privato.

Novità in vista anche per quanto riguarda le fasce orarie di reperibilità. In precedenza, infatti, i lavoratori privati dovevano restare a disposizione del medico fiscale quattro ore al giorno, mentre per i dipendenti pubblici le ore salivano a sette. Ebbene, questa differenza tra il privato e il pubblico dovrebbe essere superata, diventando uguale per tutti e, con tutta probabilità e al fine di garantire un maggior numero di controlli, la fascia oraria non sarà inferiore alle sette ore.