Nelle ultime ore, la ministra dell'Istruzione, Valeria Fedeli, ha rilasciato un'intervista al quotidiano 'Repubblica', dichiarando come sia necessario ricucire il rapporto con i docenti, dopo due anni di contrasti a motivo della riforma Buona Scuola.

Una poltrona che 'scotta', quella di Viale Trastevere e la ministra lo ha lasciato intendere parlando dei primi due mesi al Miur, come di due mesi 'difficili e faticosi'. A questo proposito, è intervenuto il leader della sinistra Pd, onorevole Roberto Speranza, il quale ritiene che per ricucire lo strappo che si è verificato, sin qui, con il mondo della scuola, l'unica strada da percorrere è quella di ascoltare gli insegnanti e gli studenti.

Ultime news scuola, martedì 6 febbraio 2017: Roberto Speranza 'Ascoltiamo i docenti'

Dopo l'esito fallimentare del voto referendario dello scorso 4 dicembre, è chiaro che il futuro del Partito Democratico dipenda sempre di più dal rapporto con il personale scolastico, additato dai più come uno dei principali artefici della 'caduta' di Matteo Renzi. Dunque, per far sì che il PD possa rimanere al proprio posto, c'è bisogno di ascoltare le richieste degli insegnanti. Strano che queste parole dell'onorevole Speranza arrivino dopo oltre un anno e mezzo dall'approvazione della legge 107 e a quasi due anni dal clamoroso sciopero del 5 maggio 2015 che vide un'adesione record da parte del personale scolastico.

Perchè il governo, in precedenza, si è dimostrato sordo alle contestazioni dei docenti e solo adesso ci si rende conto che bisogna ascoltarli?

Deleghe legge 107 ultime notizie: Roberto Speranza 'Basta arroganza, serve umiltà'

Roberto Speranza spera che il confronto in Commissione alla Camera conduca a dei buoni risultati perchè, secondo l'esponente dell'ala più a sinistra della maggioranza, 'Serve umiltà e non l'arroganza'.Si tratta solamente di una manovra politica per cercare di riacquistare consensi perduti?

L'onorevole PD non è nuovo a dichiarazioni come queste, perchè alcuni mesi fa ebbe a dire che il suo partito è consapevole di aver sbagliato la legge 107. Ascoltare i docenti, dunque, per modificare, ove necessario, i contenuti delle leggi delega della Buona Scuola: a dire il vero, i docenti ne chiedono il ritiro...altro che modifiche.