Dalle ultime indiscrezioni sembrerebbe che dall'INPS sia in corso l'attuazione di una chiusura al cumulo contributivo per coloro che rientrano all'interno della cosiddetta Quota 41. Si tratta di tutti i lavoratori precoci che speravano di poter accumulare i periodi assicurativi per ottenere il raggiungimento dei requisiti di accesso al trattamento pensionistico. Di seguito vedremo brevemente quali sono i limiti che l'Istituto sembra aver stabilito per il cumulo contributivo.

Cumulo per anzianità e pensione anticipata

L'Inps ha indicato con la circolare 60/2017 che questa tipologia di possibilità, il cumulo degli anni contributivi, può essere utilizzata per richiedere l'accesso all'assegno pensionistico di vecchiaia.

Ciò è possibile al raggiungimento dell'età anagrafica minima necessaria, secondo quanto stabilito dall'articolo 24, c.6 del ddl 201/2011, e del requisito contributivo minimo necessario equivalente a 20 anni. Altra opzione è richiedere l'accesso anticipato alla pensione al raggiungimento dei 42 anni e 10 mesi per il sesso maschile e 41 anni e 10 mesi per i richiedenti di sesso femminile.

Il grande dubbio sui lavoratori precoci

L'ultimo chiarimento che arriva dalle sedi dell'Istituto in riferimento all'istituto di parola. Secondo al legge di bilancio 2017 è previsto il cumulo per coloro che sono iscritti a più di una forma di gestione di previdenza obbligatoria. Per tutti i lavoratori il limite principale di accesso è quello di non risultare attualmente assegnatari di un trattamento pensionistico che sia ricollegabile alle forme di previdenza previste dalla legge di bilancio.

In questa ottica sembra che l'Istituto di Previdenza abbia deciso di avviare una chiusura verso tutti coloro che rientrano nella categoria dei lavoratori precoci. In questa categoria rientrano tutti i lavoratori che hanno svolto almeno un anno di lavoro, non obbligatoriamente in modo continuativo, prima del compimento del 19esimo anno di età, che rientrano all'interno dei requisiti di appartenenza stabiliti dalla tutela prevista dalla legge di bilancio. Questa soluzione avrebbe permesso a questa categoria di lavoratori di poter richiedere questa tipologia di agevolazione a partire dal primo maggio 2017.