"Il Governo aveva garantito che i tempi di applicazione delle norme sarebbero stati rispettati. Deve quindi darsi una mossa perché la scadenza del primo maggio è un impegno di legge", lo ha ribadito il segretario generale della Cgil Susanna Camusso che continua a chiedere al Governo un'accelerazione dei tempi al fine di consentire il decollo delle misure previdenziali contenute nella Legge di Bilancio.

Slittato il confronto con i sindacati

A preoccupare di più in questi giorni, infatti, è lo slittamento dell'incontro fissato per il 13 marzo, giorno in cui dovevano essere discussi le misure-chiave sulla previdenza.

Si tratta dell'Ape e della Quota 41 rivolta alle categorie più svantaggiate per le quali si attendono ancora i decreti attuativi dell'esecutivo che dovevano essere emanati entro il 2 marzo, ovvero entro 60 giorni dall'entrata in vigore della nuova manovra finanziaria.

Susanna Camusso ricorda i temi da affrontare

Stando a quanto affermato dalla stessa Camusso, ci sono ancora molti aspetti da chiarire sulle misure. Molti lavoratori precoci, infatti, continuano a chiedere l'estensione del meccanismo di Quota 41 per tutti, gli appartenenti al comparto edile continuano invece a premere il Governo affinché possano essere modificati i requisiti d'accesso all'Ape sociale. Resta ancora da definire il costo che potrà comportare l'utilizzo dell'Ape volontaria oltre al riconoscimento del cumulo gratuito dei periodi contributivi per l'accesso delle lavoratrici al regime sperimentale donna e all'ottava misura di salvaguardia per gli esodati.

Intanto, giorno 20 marzo, il Governo dovrebbe riprendere l'argomento riguardante le risorse da utilizzare per finanziare l'Ape Sociale. Stando alle ultime indiscrezioni, infatti, le risorse potrebbero non bastare. Per questo motivo occorrerebbe dare precedenza alle categorie più svantaggiate: gli invalidi, i disoccupati che hanno esaurito l'intera durata ammortizzatori sociali e i familiari che assistono familiari con disabilità grave, infatti, potrebbero essere i potenziali beneficiari dell'Ape sociale. Dopo il rinvio dell'ultimo confronto fra Governo e parti sociali, però, occorrerà aspettare ulteriori chiarimenti che potrebbero già arrivare a margine del prossimo incontro fissato per il 20 marzo.