Nuovo intervento inerente la riforma Pensioni da parte di Annamaria furlan, la leader nazionale della Cisl. All'indomani dell'incontro saltato tra il governo e i sindacati per la discussione inerente i decreti attuativi sull'Ape e la quota 41, la Furlan è tornata a parlare di previdenza. Lo ha fatto commentando i dati della ricerca Ces sui salari europei. In riferimento all'ultimo studio del Ces, il segretario generale della Cisl ha affermato come si sia resa necessaria una revisione dello statuto economico e l'archiviazione della linea del rigore del fiscal compact.

'Far crescere i salari e le pensioni'

Ciò che ha chiesto nelle ultime ore la Furlan è un cambio di passo non soltanto da parte dell'Unione Europa ma, sopratutto, dalla stessa Italia. No alla politica di rigore, che ha portato più danni rispetto a vantaggi. Sì alle politiche della crescita, volte al rilancio dell'economia attraverso investimenti pubblici e redistribuzione del reddito. In attesa che si entri nel vivo della fase 2 della riforma pensioni, il leader della Cisl propone la sua personale ricetta per migliorare la conduzione attuale, e futura, dei lavoratori. Oltre ad un nuovo statuto economico europeo, il segretario chiede di modificare le aliquote dell'Irpef, al fine di aumentare sia i salari sia le pensioni, offrendo così un maggiore potere di acquisto a migliaia di famiglie italiane.

Nel comunicato apparso sul sito ufficiale della Cisl, c'è anche un riferimento ai dipendenti pubblici, il cui blocco dei contratti non ha favorito la situazione.

La possibile data del nuovo incontro sindacati-governo

In assenza di una comunicazione ufficiale da parte del Ministero del Lavoro, si ipotizza la data del prossimo 20 marzo per il nuovo confronto tra l'esecutivo del premier Gentiloni e i rappresentanti delle sigle sindacali più importanti per proseguire la discussione inerente la seconda fase della riforma pensioni.

Restano, al momento, in stand-by i decreti attuativi volti ad ufficializzare i provvedimenti dell'Ape, sia nella forma volontaria che quella agevolata, e di quota 41. Per gli aggiornamenti sulla nuova data ufficiale del confronto, previsto per la prossima settimana, cliccate il tasto Segui in alto a destra.