La riforma Pensioni e i tagli ai vitalizi dei parlamentari agitano in queste ore il dibattito politico e sindacale. Ieri, l'ufficio di presidenza della Camera dei Deputati, tra critiche, proteste e polemiche dei deputati del Movimento 5 stelle, ha varato il provvedimento di revisione dei vitalizi parlamentari. Il testo, a firma della deputata del Partito democratico Marina Sereni, prevede un contributo di solidarietà triennale sulle pensioni d'oro degli ex parlamentari.

Vitalizi dei parlamentari, scontro tra M5s e il Pd

Protesta ad oltranza del Movimento 5 stelle di Beppe Grillo.

"Vi promettiamo una cosa: se doveste mandarci al governo - ha detto Luigi Di Maio parlando ieri in piazza Montecitorio a una folla militanti M5s - tra i nostri primi atti sarà tagliare a questa gente tutto lo schifo di privilegi". "Da questa legislatura - ha scritto su Twitter Alessia Morani, vice presidente del gruppo Pd alla Camera - le pensioni sono già calcolate con il metodo contributivo. Fatelo studiare - ha aggiunto replicando a Di Maio - questo ragazzo #bastabugie #M5s". Questa la polemica sul provvedimento relativo alla riduzione triennale dei vitali parlamentari.

Confronto governo-sindacati sulla riforma pensioni

Mentre oggi (23 marzo) ad animare il dibattito politico e sindacale sarà il nuovo incontro sulla riforma pensioni tra il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Giuliano Poletti e i segretari generali di Uil, Cisl e Cgil, rispettivamente Carmelo Barbagallo, Annamaria Furlan e Susanna Camusso.

La riunione è fissata per le 9. Il ministro Poletti dovrebbe illustrare ai leader dei sindacati i dettagli dei decreti per l'attuazione dell'Anticipo pensionistico proposto nella doppia versione sociale e volontaria. Da sciogliere anche i nodi relativi ai benefici per i lavoratori precoci. Poi dovrebbe partire il confronto sulla fase 2 della riforma pensioni.

Intanto, oggi tornano in piazza davanti Montecitorio le lavoratrici del comitato Opzione Donna Proroga 2018, alla manifestazione hanno aderito anche diversi gruppi di lavoratori precoci che reclamano la Quota 41 per tutti per l'accesso al pensionamento.