Via il vincolo di permanenza triennale, porte aperte per la mobilità 2018 (anche per i neo-immessi in ruolo) e ritorno della collegialità nella chiamata diretta: queste, in sintesi, le novità portate alla luce grazie alla nuova intesa. Dopo una lunga notte di discussioni lo scorso 11 aprile finalmente è stato raggiunto l'accordo tra MIUR e sindacati sul pacchetto di deroghe alla legge 107 grazie al quale sarà possibile chiedere liberamente il trasferimento da ambiti a istituti, ma anche effettuare passaggi tra scuole e province, anche qualora si sia già assegnati a plessi o scuole situate in più comuni.
Novità anche per gli ATA per cui i trasferimenti saranno stabiliti in sede di contrattazione d'istituto.
Chiamata diretta, torna la collegialità della decisione
Si tratta di un significativo rimaneggiamento delle previsioni della Buona Scuola, soprattutto per quel che riguarda chiamata diretta e mobilità. Il parere del collegio docenti nella scelta sulla chiamata diretta rientra infatti dalla finestra: i dirigenti potranno scegliere un massimo di 6 criteri dalla lista dei 18 per selezionare i candidati più adatti al posto vacante secondo il piano triennale dell'offerta formativa, ma successivamente il candidato da questi proposto verrà vagliato dal collegio dei docenti. DUnque il collegio avrà facoltà di valutare la scelta effettuata dal preside anche se comunque la scelta definitiva spetterà al dirigente scolastico.
Mobilità 2018, domande entro il 6 maggio
Con il nuovo accordo sindacale novità anche per la questione mobilità: entro il 6 maggio (dal 4 al 24 maggio per gli ATA) attraverso la piattaforma Sidi sarà possibile effettuare domanda per richiedere il trasferimento da ambiti territoriali alle scuole per una nuova tornata di mobilità che porterà circa 100.000 tra insegnanti e personale scuola a spostarsi durante il prossimo anno scolastico.
La domanda dovrà essere presentata in via obbligatoria per i neoassunti 2016-2017, il perosnale perdente posto, i docenti in esubero e quelli privi di ambito di titolarità, mentre potrà essere presentata su base volontaria da educatori, ATA e titolari. Nella domanda bisognerà indicare una lista di 15 preferenze (tra cui un massimo di 5 scuole) con la garanzia per i soprannumerari del trasferimento su scuola anziché su ambito nel caso di trasferimento d’ufficio.
Rispetto al passato verrà assegnato lo stesso punteggio al servizio svolto nel ruolo, pre-ruolo, altro ruolo o profilo della stessa area, mentre va precisato che solo il personale educativo e gli insegnanti di religione cattolica dovranno presentare domanda cartacea e non mediante Istanze Online.