Le risorse per coprire le esigenze di Ape social e Quota 41 sono sufficienti. Lo ha confermato il Presidente della Commissione Lavoro alla Camera cesare damiano togliendo qualche dubbio alla maggioranza di lavoratori che si accingono a richiedere i benefici previdenziali concessi dalla nuova Legge di Stabilità.
Mentre il Governo Gentiloni resta concentrato sui decreti attuativi che, stando alle indiscrezioni dovrebbero essere varati in settimana, continuano i dibattiti in Parlamento. Ad intervenire, infatti, è l'ex ministro del Lavoro Cesare Damiano che avrebbe lasciato trasparire che i fondi necessari per il finanziamento delle misure previdenziali quali Ape e Quota 41 a favore dei lavoratori precoci saranno sufficienti.
Si procederà per graduatoria, parla Damiano
Lo stesso Damiano, avrebbe poi annunciato la graduatoria che dovrebbe essere stilata per in base al criterio di anzianità per usufruire delle misure pensionistiche. Un argomento già affrontato nelle scorse settimane dal Presidente dell'Istituto Nazionale di Previdenza Sociale Tito Boeri. La graduatoria, infatti, sarà utile per stabilire chi, sulla base dell'anzianità anagrafica, ha diritto per prima a vedere la propria posizione e, di conseguenza, a beneficiare di un accertamento più rapido.
Circa 300 milioni di euro per l'Ape sociale
Secondo le recenti stime dell'esecutivo saranno circa 35 mila i lavoratori che potranno richiedere l'Ape Sociale per i quali sono stati già stanziati circa 300 milioni di euro per il 2017.
Mentre per i lavoratori precoci che potranno fruire del meccanismo di Quota 41, sono stati stanziati circa 360 milioni di euro. Risorse che, a parere del deputato del Partito Democratico, saranno sufficienti a soddisfare le esigenze di tutti i lavoratori che sceglieranno gli anticipi previdenziali.
Quanto all'Ape volontario, invece, non sussiste nessun rischio di insufficienza di fondi visto che, a pagarlo è lo stesso lavoratore che stipulerà l'accordo per il prestito previdenziale con le banche e gli istituti assicurativi. Prestito che dovrà essere poi restituito nel momento in cui verrà raggiunta la pensione piena.