Potrebbe essere la settimana decisiva visto che, il Governo Gentiloni potrebbe dare il via libera ai decreti attuativi volti a dare efficacia alle misure contenute nella Legge di Bilancio 2017 riguardanti l'anticipo pensionistico e il meccanismo di Quota 41 a favore dei lavoratori precoci.

Tre decreti potrebbero avere il via libera

Nonostante i punti ancora da chiarire, l'esecutivo sta accelerando i tempi per consentire il decollo delle misure entro il primo maggio, giorno in cui migliaia di lavoratori potranno presentare domanda per accedere ai benefici previdenziali concessi dalla nuova manovra.

Saranno tre i decreti che in settimana potrebbero ricevere il disco verde da Palazzo Chigi. Si tratta del Dpcm riguardante l'Ape Sociale che abbraccia solo una particolare categoria di lavoratori considerati più svantaggiati. L'altro riguarderebbe l'Ape volontario a favore dei lavoratori in possesso di almeno 63 anni di età anagrafica e 20 anni di contributi effettivamente versati. L'altro, invece, riguarda la categoria dei lavoratori precoci; argomento che ha fatto molto discutere per via dell'imparzialità della norma.

L'esecutivo sta tuttora ponendo le sue attenzioni sugli ultimi punti da chiarire per ciò che concerne i benefici previdenziali. Quanto all'Ape Sociale, infatti, il Dpcm dovrebbe fissare le procedure per l'accertamento dei requisiti che permetteranno l'accesso al beneficio riguardante l'uscita anticipata dopo il raggiungimento di almeno 41 anni di contributi indipendentemente dall'età anagrafica oltre alla documentazione da corredare alla domanda.

Ancora da chiarire il ruolo che assumeranno le banche e gli istituti di assicurazione che erogheranno il prestito a favore dei lavoratori che a partire dal primo maggio chiederanno l'uscita attraverso l'Ape volontario. Il Governo, inoltre, resta concentrato anche sulle modalità di finanziamento e restituzione del prestito.

Definire la questione dei lavori gravosi

Da definire anche la questione delle mansioni considerate particolarmente gravose: si tratta di circa undici attività professionali che potranno usufruire della della Quota 41 ma il lavoratore dovrà dimostrare di aver iniziato l'attività lavorativa almeno 12 mesi prima del compimento del 19esimo anno di età.

Mentre per accedere all'Ape Sociale di dovrà dimostrare di aver svolto attività usurante per almeno 6 anni in via continuativa. A tal proposito, infatti, i sindacati avrebbero chiesto la correzione di questo vincolo al fine di consentire l'uscita anche a coloro che hanno fruito dell'indennità di disoccupazione.