Il pensionamento anticipato tramite APE sociale e quota 41 per chi svolge lavori gravosi o usuranti ha fatto molto discutere negli ultimi giorni per i limiti di accesso legati alla misura di tutela. Il riferimento va alla necessità di aver svolto negli ultimi sei anni ed in via continuativa una delle undici categorie di attività indicate all'interno degli appositi allegati alla Legge di bilancio 2017. Dopo le richieste degli stessi lavoratori e dei sindacati per un allentamento dei requisiti, il legislatore ha infine previsto una franchigia di 12 mesi volta ad estendere le tutele.

Vediamo insieme di cosa si tratta e quali sono le prospettive per chi si trova al limite dei parametri appena indicati.

I vincoli per il prepensionamento tramite APE sociale e Quota 41

Partiamo ricordando i vincoli ineludibili per l'accesso alla pensione tramite APE sociale e Quota 41. Con il primo strumento bisognerà aver accumulato almeno 63 anni di età e nel caso dei lavori gravosi 36 anni di contribuzione. Per i lavoratori precoci si chiede invece di aver acquisito 41 anni di versamenti (la nota quota 41) indipendentemente dall'età anagrafica, purché si possa vantare almeno un anno di lavoro prima dei 19 anni di età. Un ulteriore vincolo riguarda invece l'aver svolto negli ultimi sei anni ed in via continuativa una mansione come operaio dell'industria estrattiva o edilizia, conduttore di gru o macchinari mobili, conciatori di pelle, conduttori di un convoglio ferroviari e personale viaggiante, personale delle professioni sanitarie, infermieristiche ed ostetriche su turni, addetti all'assistenza di persone non autosufficienti, insegnanti della scuola dell'infanzia o educatori dell'asilo nido, facchini, addetti allo spostamento merci, personale ai servizi di pulizia ed operatori ecologici.

Come funzionerà la franchigia di 12 mesi

Stante la situazione appena descritta, la franchigia di 12 mensilità inserita all'interno del nuovo decreto attuativo andrà a garantire per i lavoratori coinvolti la possibilità di maturare il requisito della continuità lavorativa in sette anni anziché sei. Lo scopo consiste nell'estendere la tutela anche a chi si fosse trovato coinvolto in periodi di disoccupazione o inoccupazione.

La franchigia rappresenterà quindi un ulteriore strumento di flessibilità, consentendo una sorta di recupero per chi dovesse essersi trovato suo malgrado ad interrompere per un breve periodo di tempo una delle attività inserite tra quelle considerate come gravose o rischiose. Come da nostra prassi, restiamo a disposizione dei lettori nel caso desiderino aggiungere un commento nel sito in merito alle ultime novità riportate. Mentre per ricevere le prossime notizie di aggiornamento sulle pensioni vi ricordiamo di usare la funzione "segui" che trovate in basso, dopo la conclusione dell'articolo.