Inutile girarci attorno, l'argomento più caldo e più che mai di attualità in quest'ultimo periodo è quello legate alla riforma Pensioni 2017 e di conseguenza le nuove news sul tema arrivano velocissimamente. Dopo avervi parlato della nuova proposta di legge per la pensione anticipata, vogliamo focalizzare l'attenzione sui dati forniti dall'Inps per quanto riguarda l'età pensionabile in Italia.

La diffusione delle statistiche sulle pensioni da parte dell'Inps è uno strumento molto utile per capire qual è l'andamento socio-economico e demografico della nostra società. Proprio a riguardo il Coordinamento attuariale dell'Inps ha reso noti i dati sulle pensioni erogati nell'anno 2016 che sono vigenti dall'1 gennaio del 2017. Ecco, quindi, come nel corso degli anni sono variati i numeri sulle diverse tipologie di trattamento e gli importi medi.

News, le pensioni di vecchiaia e altri trattamenti

Per quanto riguarda i primi due mesi del 2017, le pensioni di vecchiaia, comprese anche quelle di anzianità e di conseguenza limite di queste statistiche, segnano un indice pari a 109,4.

Per quanto riguarda l'invalidità pensionabile, invece, risulta essere più che dimezzata (indice uguale a 42,6). In relazione ai trattamenti dei superstiti c'è stata una flessione (97,8), mentre sono aumentati assegni e pensioni sociali (indice pari a 114,1). Un incremento da sottolineare lo hanno avuto anche i trattamenti di invalidità civile (indice uguale a 154,6). In sintesi si può affermare che il numero per ogni tipologia di trattamento è aumentato di poco più del 3%.

Salta subito all'occhio come siano crollate le invalidità pensionabili se messe a confronto col considerevole aumento dell'invalidità civile.

L'età pensionabile: qualche informazione in più

Va detto che mentre nel 2016 l'età media di vecchiaia (nei settori privati presi in considerazione) è uguale a 66,8 anni per gli uomin e 65,1 anni per le donne, quella che interessa l'età media di anzianità non arriva a 61 anni per entrambi.

Dall'1 gennaio del 2012, poi, dal momento in cui è entrata in vigore la legge Fornero, le pensioni di vecchiaia risultano essere 450.000, mentre quelle di anzianità 600.000. A riguardo pesano molto le varie salvaguardie messe in atto per i cosiddetti esodati, perché hanno avuto la possibilità di andare in pensione godendo delle norme antecedenti il 2011. Per rimanere aggiornati sulle ultime news riguardanti i lavoratori precoci, invece, continuate a seguirci.