E' sempre il tema riforma pensioni a tenere banco in Italia in questo 2017, argomento caldo e più che mai di attualità. Di giorno in giorno, infatti, arrivano sempre più indiscrezioni, notizie e allo stesso tempo smentite che non fanno altro che alimentare le polemiche. In questo articolo ci occuperemo dei lavoratori precoci e di quando potranno beneficiare del pensionamento. I cosiddetti precoci sono coloro i quali hanno cominciato l'attività lavorativa prima di aver compiuto i 18 anni, condizione che gli ha consentito di ottenere una contribuzione particolarmente alta, in sostanza uguali o maggiore a 40 anni di contributi e ad un'età che si aggira intorno ai 60 anni.

Ma quando questa categoria di persone potrà beneficiare della meritata pensione? Ecco le ultime informazioni a riguardo.

Riforma pensioni, la situazione dei lavoratori precoci

Con la nota riforma Fornero non è stata prevista alcuna forma di beneficio nei confronti di tali categorie e al pari di tutti si sono potuti pensionare solamente al raggiungimento dei 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini e dei 41 anni e 10 mesi per le donne. Vari interventi hanno portato poi alla disposizione dell'1 maggio 2017, attraverso la quale è stata introdotta la pensione a 41 anni di contributi, a prescindere dall'età. Requisiti fondamentali sono aver cominciato a lavorare prima dei 19 anni e per almeno 12 mesi in modo effettivo (ma anche non continuativo) e che siano in possesso di anzianità contributiva al 31 dicembre 1995.

Questa forma di agevolazione concessa ai lavoratori precoci, come affermato da PensioniOggi.it, è in favore sia di uomini che di donne, sia di dipendenti del settore privato che dipendenti della pubblica amministrazione. Coinvolti in questo provvedimento ci sono anche coloro i quali sono iscritti a gestioni speciali dei lavoratori autonomi, ma che si trovano in uno dei seguenti casi:

  • Disoccupazione per licenziamento, dimissioni per giusta causa o risoluzione consensuale
  • Soggetto che assiste da almeno sei mesi il coniuge o un parente che abbia un handicap in base alla legge
  • Soggetto che ha una riduzione della capacità lavorativa (uguale o maggiore al 74%)
  • Determinate categorie di lavoratori che svolgono da sei anni, in maniera continuativa, attività che richiedono un impegno difficoltoso
  • Soggetto che svolge mansioni usuranti o lavori notturni

Lavoratori precoci 2017: le conclusioni

A decorrere dall'1 maggio 2017, quindi, i lavoratori precoci in possesso dei sopraelencati requisiti, possono ottenere la pensione anticipata di 10 mesi per le donne e di 1 anno e 10 mesi per gli uomini rispetto agli altri. Quindi saranno sufficienti 41 anni di contribuzione senza correre il rischio di vedersi decurtata parte della propria pensione.