Nuovo capitolo Pensioni, ultime notizie ad oggi sui precoci e pensione anticipata da segnalare. Il governo ha deciso di non concedere l'anticipo pensionistico ai lavoratori precoci con meno di 63 anni. In seguito alla decisione di non considerare i contributi versati si prospetta una sorta di quota 41 modificata apposta per la categoria. Inoltre è stato approvato il decreto legislativo che sancisce la fine dell'uscita a 58 anni per i giornalisti dipendenti d'imprese in crisi. Vediamo nel dettaglio le pensioni, ultime notizie su anticipata e precoci.
Ultime notizie oggi, no ai precoci
Niente da fare per i lavoratori precoci che non potranno richiedere la pensione anticipata sotto forma di ape sociale o volontaria, cioè garantita o no dai fondi dello stato. La legge di bilancio 2017 non contiene l'anticipo di due o tre anni. Per accedere alla pensione anticipata bisognerà aver compiuto per forza 63 anni ed essere vicino al raggiungimento dei 42 anni e 10 mesi necessari alla pensione. Per le donne vale lo stesso discorso, ma ad oggi l'assegno pensionistico arriva dopo 41 anni e 10 mesi. Chi è in possesso dei requisiti per l'ape volontaria dovrà stipulare un prestito da restituire in 20 anni per poter uscire due o tre anni prima. L'ape social invece è indirizzata a situazioni di particolare svantaggio e permette l'uscita anticipata a carico dello stato.
Requisiti giornalisti innalzati
L'esecutivo ha innalzato i requisiti per l'uscita anticipata dei giornalisti professionisti iscritti all'inpgi e dipendenti di aziende editoriali in crisi economica. Il decreto è quasi pronto e sancisce l'allineamento dei requisiti contributivi e anagrafici dei dipendenti del settore. Con le nuove regole in caso di crisi appurata, i giornalisti dovranno avere 25 anni di contributi minimi e 61 anni e 7 mesi d'età per accedere al pensionamento in anticipo.
De segnalare che il requisito sarà adeguato in base all'aspettativa di vita dei prossimi anni.
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