A quale età andrà in pensione anticipata o di vecchiaia Inps chi oggi ha venti, trenta, quaranta, cinquanta o sessant'anni? A questa domanda ha risposto Progetica che ha effettuato una serie di simulazioni e di calcoli per prevedere la pensione futura di chi si trovi in età lavorativa. A differenza della busta arancione che l'Inps invia periodicamente ai contribuenti italiani, l'indagine di Progetica prende in esame differenti fattori che incidono nettamente sull'uscita da lavoro. Infatti, oltre a considerare l'età nella quale ciascun contribuente ha iniziato a lavorare, l'istituto di ricerca traccia tre scenari (basso, medio ed alto) di possibili situazioni che portano alla pensione anticipata o di vecchiaia.

Pensione vecchiaia 2017 e anticipata: quale pensione futura?

La migliore situazione per andare in pensione anticipata o di vecchiaia è dettata dallo scenario basso, caratterizzato dalla crescita della speranza di vita contenuta rispetto all'andamento che può aversi nello scenario medio o alto. Pertanto, nello scenario basso sono delineate le migliori condizioni contributive: crescita dell'età della popolazione lenta e stipendi alti che portano ad un assegno di pensione più alto (più di 2,8 volte l'assegno sociale che, per i contribuenti dal 1996 vuol dire pensione anticipata più accessibile). Nello scenario alto, invece, l'età della pensione si allontana e la pensione futura è meno di 1,5 volte l'assegno sociale, situazione che esclude i contribuenti dalla pensione anticipata e allontana quella di vecchiaia.

I ventenni di oggi che inizino a lavorare a questa età, andranno in pensione a 65 anni e 9 mesi nello scenario basso (donne a 64 anni e 7 mesi), a 67,4 nello scenario medio (donne a 66,5) e a 69 anni (68 le donne) nello scenario alto. Iniziando a lavorare a 25 o a 30 anni uomini e donne avranno le stesse età di pensione: a 66,8 nello scenario basso, a 71,11 in quello medio, a 74,10 gli uomini e, addrittura a 78,3 le donne, nello scenario alto.

Pensioni anticipate e vecchiaia 2017: a quale età l'uscita?

Chi oggi ha 30 anni, andrà in pensione a 64 anni e 11 mesi (donne a 64) nello scenario basso se ha iniziato a lavorare a 20 anni. L'età per la pensione aumenta a 66,4 (donne a 65,2) e a 67,6 (66,6) negli altri due scenari. Per chi ha iniziato a lavorare a 25 o a 30 anni l'uscita è, rispettivamente, a 66 anni o a 70,8 nello scenario medio, ma nell'alto gli uomini usciranno a 73,3 e le donne a 76,8.

L'uscita per la pensione dei quarantenni di oggi è a 64,4 (63,2) per chi ha iniziato a lavorare a 20 anni. Nella migliore delle ipotesi dei 50enni, ovvero coloro che hanno iniziato a lavorare a 20 anni, la pensione anticipata sarà a 63 anni e 6 mesi (un anno in meno per le donne). L'uscita, tuttavia, aumenta a 64,2 (63 per le donne) per scenari medi e a 64,8 (63,4 le donne) per scenari alti. Nel caso in cui i 50enni abbiano iniziato a lavorare a 25 o 30 anni, l'età della pensione aumenta, rispettivamente, a 67,10 e a 64,7, mentre per scenari medi l'età si assesta a 68,6. Nello scenario alto si arriva a 69,1 e a 73,10. Più definita è la situazione dei 60enni di oggi, essendo più prossimi alla pensione: l'età minima è di 62,11 (scenario basso), 63 e 63,1 (un anno in meno per le donne in tutti i casi). Nel caso di inizio del lavoro a 25 o a 30 anni, le età si alzano a 67,1, 67,3 e 67,6.