Settimana calda sulle Pensioni, ultime novità da parte del governo molto importanti. Le questioni Ape social e precoci sono al centro della diatriba con le associazioni di categoria. L'Ape social, misura pagata interamente dallo stato partirà lunedì prossimo, mentre per quella volontaria ci vorrà ancora un po. Il governo ha assicurato che con quest'ultima il rischio di nuovi esodati è pari allo zero. Nel frattempo il Consiglio di Stato si è pronunciato sul decreto attuativo sull'Ape social firmato da Gentiloni. Sul fronte dei sindacati da registrare il rilancio della proposta riguardante la pensione di garanzia dei giovani.
Vediamo con ordine le ultime novità dal governo.
Notizie pensioni, ultime novità ad oggi
Il sottosegretario del ministero del lavoro Luigi Bobba ha annunciato nel corso di un'interrogazione parlamentare sulle pensioni che con l'Ape volontario non c'è alcun rischio di aumentare gli esodati. Il deputato della Lega Simonetti ha richiesto garanzie nei confronti del fatto che con il passare del tempo l'aspettativa di vita aumenterà andando a stravolgere i requisiti dell'Ape. Il governo, fanno sapere dal welfare, ha già considerato la questione dell'aspettativa di vita e nel decreto legge oramai prossimo terrà conto del rischio. L'Ape volontario sarà versato al pensionato ogni mese attraverso un prestito bancario fino al pensionamento.
Spetterà poi all'inps trattenere in busta paga successivamente l'importo da restituire mensilmente.
Consiglio di stato, Ape social sarà retroattiva
Sulle pensioni anche il consiglio di stato si è pronunciato riguardo l'altra misura l'Ape social concessa senza prestiti e restituzioni. Dopo un attento esame del decreto legge del governo ha sancito che tutti i lavoratori precoci interessati avranno diritto al beneficio a partire dal 1 maggio 2017, data fissata dalla legge di bilancio.
Inoltre l'esecutivo dovrà apportare un'altra modifica, introdurre un periodo di vacatio legis. Così facendo tutti i lavoratori avranno modo di presentare la domanda d'inclusione.
Pensioni novità, Governo-sindacati: garanzia ai giovani
I sindacati tornano a richiedere al governo la creazione di un provvedimento volto a garantire un assegno pensionistico ai giovani.
A maggio riprenderà il tavolo di confronto e la Cgil è pronta a rimettere al centro la proposta. Nello specifico, la proposta è rivolta ai giovani assunti dopo la riforma Dini del 1996, punta ai lavoratori con carriere discontinue e lavoro di cura. Secondo il sindacato le pensioni non possono mai scendere sotto una soglia per garantire una vita dignitosa. Bisogna cominciare a pensare oggi a chi andrà in pensione dopo il 2040 concludono i rappresentanti dei lavoratori.