Si continua a parlare di riforma Pensioni 2017, in particolare di uscita anticipata e Ape social in quest'ultimo periodo, ma oggi vogliamo focalizzare l'attenzione su come richiedere l'Ape volontario nel momento in cui ci sarà l'approvazione definitiva da parte della Presidenza del Consiglio. In attesa di tutto ciò, però, è già possibile cominciare a capire come fare per produrre la domanda e quale sarà l'iter da seguire.

Riforma pensioni, la prima cosa da fare

Il primo passo è quello di farsi certificare il possesso dei requisiti da parte dell'Inps per avere il diritto di accesso all'Ape volontario (qui per conoscere i requisiti).

La domanda per ottenere tale certificazione avverrà esclusivamente online, tramite il proprio codice pin, o eventualmente rivolgendosi ai patronati abilitati. L'Inps, all'interno della certificazione, dovrà indicare importo minimo e massimo dell'Ape volontario possibile. Sarà il lavoratore stesso poi a decidere quale importo richiedere, tra il 75% e il 90% della pensione netta futura.

Domanda Ape volontario

Nel momento in cui si sarà ottenuta la certificazione, l'interessato potrà presentare domanda all'Inps e allo stesso tempo dovrà fare la richiesta per l'ottenimento della pensione di vecchiaia da liquidarsi nel momento in cui saranno raggiunti i requisiti anagrafici previsti dalla legge. Una volta prodotte le due domande, queste non potranno essere revocate, salvo alcuni casi rari specifici.

Chi richiede l'Ape volontario dovrà indicare anche l'istituto bancario che si occuperà dell'erogazione del prestito sia l’assicurazione alla quale richiedere la copertura in caso di premorienza.

Chi finanzierà il prestito, invierà poi all'Inps il contratto di prestito o l'eventuale comunicazione di rifiuto. Da quel momento, in poi, il lavoratore otterrà la somma finanziata a quote mensili che, fino al raggiungimento dell'età per l'accesso alla pensione di vecchiaia, non rappresenteranno reddito ai fini dell'imposta sul reddito.

Nel momento in cui verrà raggiunto tale "traguardo", l'Inps si tratterrà, per i successivi vent'anni, l'importo della rata a cadenza mensile e lo riverserà nelle casse dell'istituto che ha finanziato il programma.

Ape volontario: alcuni punti ancora da chiarire

Resta da chiarire ancora la possibilità di estinguere anticipatamente il prestito oppure la situazione in cui il lavoratore dovesse raggiungere il requisito per l'uscita anticipata prima dell'età per la pensione di vecchiaia. Questi punti dovrebbero essere fissati nel decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri.