Anche il decreto attuativo dell'APE volontaria arriva nella sua fase definitiva, tanto che sarebbe ormai pronto per la firma del Premier e l'invio al Consiglio di Stato. Dopo il varo del DPCM sull'APE sociale, si avvierebbe quindi alla propria conclusione il secondo passaggio dell'anticipo pensionistico, un giro di boa che risulta fondamentale per poter attivare gli altri strumenti collegati alle altre misure inserite in LdB2017, come l'APE aziendale (il cui costo è sostenuto dal datore di lavoro) e la rendita integrativa temporanea anticipata (RITA) dei fondi pensione, che richiede il raggiungimento degli stessi criteri anagrafici e contributivi previsti per l'anticipo di mercato.

Non mancano comunque nuovi dettagli in merito allo schema di funzionamento dell'APE di mercato, a partire dal meccanismo di calcolo utilizzato per determinare l'importo della futura pensione. Vediamo insieme di cosa si tratta nel nostro nuovo articolo di approfondimento.

Pensioni anticipate e APE volontaria: come sarà calcolato l'assegno?

Premesso il conteggio misto (retributivo - contributivo) applicato alle attuali Pensioni, le notizie più recenti in merito al sistema di calcolo dell'assegno pensionistico tramite APE volontaria vedono applicare alla quota puramente contributiva i coefficienti di conversione in rendita del montante accumulato secondo i parametri che risulteranno in essere alla data della domanda.

Si tratta di un chiarimento importante perché in precedenza le notizie diramate dall'Istituto di previdenza suggerivano che l'importo dell'anticipo sarebbe dovuto corrispondere alla futura pensione. Ma questa interpretazione avrebbe di fatto creato molta incertezza, perché i principi di adeguamento all'aspettativa di vita prevedono degli interventi sui coefficienti che non è possibile determinare ex ante.

Confermati gli altri criteri utili per ottenere l'anticipo pensionistico

Resta confermata invece l'impostazione pregressa riguardante i criteri utili per l'accesso all'APE volontaria, a partire dal raggiungimento dei 63 anni di età e dei 20 anni di contribuzione, oltre che di un futuro assegno di almeno 1,4 volte il minimo Inps.

Lo schema della misura prevede un costo complessivo che nelle ultime stime va dal 4,5% al 5%, mentre l'importo dell'APE coprirà dal 75% all'85% del futuro assegno a seconda del tempo rimanente alla data di pensionamento (12, 24 o 36 mesi). Come da nostra prassi, restiamo a disposizione dei lettori in merito alle ultime novità che vi abbiamo riportato tramite l'aggiunta di un commento nel sito, mentre per ricevere le prossime notizie di aggiornamento sulle pensioni vi ricordiamo di usare la funzione "segui" che trovate in basso, dopo la conclusione dell'articolo.