Un piccolo passo in avanti fatto oggi dall'esecutivo per quanto riguarda l'attuazione della prima parte di riforma Pensioni. Si attendono ancora i decreti attuativi dell'Anticipo pensionistico volontario e dei benefici previsti per i lavoratori precoci (Quota 41 non per tutti), ma è stato firmato oggi dal presidente del Consiglio Paolo Gentiloni il decreto attuativo dell'Ape social, misura rivolta ai lavoratori appartenenti a "categorie disagiate" e destinata al boom di richieste. La notizia della firma del decreto attuativo, dopo mesi di attesa e con notevole ritardo rispetto a quanto previsto in un primo momento, è stata data oggi, corredata da una foto del documento, sul sito istituzionale della presidenza del consiglio dei ministri all'indirizzo governo.it

Pensioni, Gentiloni firma il decreto per l'Ape social

I sindacati, però, incalzano il Governo Renzi affinché venga data piena attuazione alla prima parte di riforma pensioni inserita nella legge di Bilancio 2017 e si proceda celermente con il confronto sulla seconda parte di interventi di revisione del sistema previdenziale attualmente disciplinato dalla legge Fornero che ha reso più difficile l'uscita dal lavoro con l'aumento dell'età pensionabile e delle penalizzazioni sulla pensione anticipata.

Confronto che le parti sociali auspicano venga esteso anche al capitolo Irpef. E viene chiesto anche il rispetto dell'intesa sul contratto dipendenti della Pubblica amministrazione.

Previdenza, Pa, Irpef: sindacati incalzano il governo

"Il governo - ha detto oggi il segretario confederale della Cisl, Maurizio Petriccioli - deve dare piena attuazione agli impegni assunti con l'intesa sulla previdenza". Lo stesso per ciò che concerne la Pubblica amministrazione "rinnovata" con la riforma Madia. Va rispettato, è la richiesta del sindacato, "l'accordo sui rinnovi contrattuali nel pubblico impiego". Inoltre andrebbe aperto un tavolo di confronto sul capitolo Irpef (Imposta sul reddito delle persone fisiche).

"E' opportuno avviare, nello scampolo di legislazione che resta - ha detto Petriccioli oggi durante un'audizione sul Def davanti alle commissioni Bilancio di Senato e Camera - un confronto con le parti sociali, per la riforma dell'Irpef". Sulla stessa lunghezza d'onda la Uil. "Senza il recupero del potere di acquisto dei salari e delle pensioni - ha sottolineato oggi il leader della Uil Carmelo Barbagallo secondo quanto riporta l'agenzia Radiocor - l'economia rischia di non ripartire".