Sembra questa la settimana decisiva per l'attuazione della fase uno della riforma Pensioni. Il premier Paolo Gentiloni ha firmato oggi il decreto attuativo dell'Anticipo pensionistico social. E' quanto si apprende dal sito web istituzionale di Palazzo Chigi. Brevissima la nota diramata: "Il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni - si legge su www.governo.it - ha firmato il decreto attuativo dell'Ape Sociale".

Pensioni, ecco il decreto per l'Anticipo pensionistico sociale

Ancora sul sito web di Palazzo Chigi nessuna informazione aggiuntiva e nessun allegato relativo al testo approvato, ma c'è l'immagine del decreto e la firma del presidente del Consiglio Paolo Gentiloni.

Il decreto attuativo della presidenza del consiglio dei ministri arriva con notevole ritardo rispetto ai tempi inizialmente previsti (1 marzo). E non viene data notizia dei decreti attuativi delle altre misure previste nella legge di Bilancio 2017, come l'Anticipo pensionistico volontario per la pensione anticipata con la formula del prestito previdenziale erogato dalle banche e coperto dalle assicurazioni, e i benefici per i lavoratori precoci, ovvero, la Quota 41 ma non per tutti, visto che la possibilità di andare in pensione con quarantuno anni di anzianità contributiva viene concessa solo ai lavoratori precoci con invalidità o che assistono familiari ammalati. L'impegno del governo è quello di estendere la Quot 41 a tutti i lavoratori precoci con la prossima legge di Bilancio, come ha detto il consulente economico di Palazzo Chigi Marco Leonardi.

Si resta adesso in attesa degli altri decreti attuativi della riforma

Quello di oggi è senza dubbio un passo importante verso la completa attuazione della fase 1 di riforma pensioni avviata del Governo Renzi mentre resta aperto il tavolo di confronto tra l'esecutivo e le parti sociali sulla fase 2 e la governance dell'Inps. I lavoratori che si trovano in situazione di disagio potranno beneficiare dell'Ape social e riceveranno l'assegno previdenziale direttamente dell'Inps, per in importo uguale alla pensione certificata al momento della domanda di pensionamento (se è inferiore a 1.500 euro lordi) o direttamente 1.500 euro lordi (se la pensione certificata è maggiore).

I costi sono a carico dello Stato e non dei lavoratori diversamente da quanto previsto dell'Anticipo pensionistico volontario che dovrebbe partire dal primo maggio 2017 ma per il quale si attende ancora il decreto attuativo.