Addio alle abilitazioni: dal 2018 il nuovo concorso nella Scuola, secondo quanto previsto dal decreto sulla formazione e sul reclutamento dei docenti del ministro dell'Istruzione, Fedeli, ammetterà alle prove i laureati con 24 crediti formativi. Ma i vincitori saranno immessi in un percorso formativo e di tirocinio. Ragione per la quale i nuovi docenti entreranno in cattedra non prima del 2021. Nel frattempo sono previste scorciatoie per i precari storici della scuola: concorsi leggeri e posti riservati che immetteranno in ruolo i docenti delle seconde e terze fasce delle graduatorie d'istituto.
Assunzioni scuola: quali docenti da settembre 2017 e bando concorso 2018
Già dalle assunzioni nella scuola di settembre 2017 dovrebbero essere sfoltite le vecchie graduatorie: infatti, sui posti disponibili, si procederà per il 50 per cento dalle graduatorie di merito dei vincitori del concorso 2016 e per il rimanente 50 per cento dalle graduatorie a esaurimento (Gae). In queste ultime, secondo i dati de Il Sole 24 Ore, rimangono 5 mila e novecento docenti delle scuole medie e circa tredicimila delle scuole superiori. Lo svuotamento, secondo il Miur, è previsto nei prossimi tre o quattro anni, ma alcune fasce di concorso, soprattutto nelle scuole del Nord, dovrebbero azzerarsi già da settembre 2017.
A partire dal 2018 le assunzioni nella scuola cambieranno di nuovo. Da una parte i nuovi docenti, laureati e con 24 crediti formativi nelle materie didattiche e settori pedagogici, psicologici e antropologici, potranno partecipare al concorso 2018 e accedere, per i vincitori, al Fit, ovvero ai tre anni di formazione e tirocinio.
Dall'altra, invece, partirà la fase transitoria che riguarderà le immissioni in ruolo dei precari storici della graduatoria d'istituto, con la previsione delle assunzioni di 62 mila e cinquecento di seconda fascia e di circa 20 mila della terza (solo per chi ha un'esperienza di minimo 3 anni di supplenza nella scuola).
Assunzioni scuola II e III fasce graduatorie d'istituto: posti e concorsi 2018 e 2019
Per entrambe le fasce, abilitati di seconda e non abilitati di terza, partiranno, infatti, dei concorsi agevolati che prevedono la sola prova orale per gli abilitati (potrebbero rientrare anche i precari Gae nelle classi di concorso che rimarrebbero residue) e la frequenza del solo terzo anno di formazione previsto nei tre di tirocinio per i nuovi docenti. L'anno successivo, nel 2019, invece toccherà ai ventimila della terza fascia: anche per loro il concorso sarà agevolato (un solo scritto e l'orale) e la frequenza, per i vincitori, del secondo e del terzo anno dell'iter di formazione. Per entrambe le fasce, l'assunzioni definitiva sarà più lenta: dipenderà dalle cattedre disponibili, ma i docenti del Sud disposti a trasferirsi al Nord saranno stabilizzati per primi.