Con l'approvazione dei decreti attuativi della Buona Scuola avvenuta alla fine della scorsa settimana, cambierà dal 2018 l'abilitazione dei docenti della scuola, il concorso per l'accesso alla professione di insegnante e la retribuzione dei futuri prof delle scuole medie e superiori. Dal prossimo anno, infatti, potranno accedere al concorso tutti i laureati che abbiano conseguito ventiquattro credti formativi nelle materie didattiche o nelle discipline prisocologiche, antropologiche o pedagogiche. Ma superare il concorso immetterà, gli aspiranti docenti, in un percorso di tre anni dedicato alla formazione, al tirocinio (che è stato chiamato "Fit") e alla successiva immissione in ruolo.

Assunzioni scuola 2017/2018: precari concorsi 2016, graduatorie esaurimento e II-III fasce istituto

Il percorso graduale di immissione in ruolo dei nuovi docenti permetterà al ministero dell'Istruzione di Valeria Fedeli di stabilizzare i precari storici della scuola. Se le assunzioni del 2017/2018 avranno come obiettivo quello di immettere in ruolo i docenti iscritti nelle graduatorie del concorso 2016 e quelle ad esaurimento (con il criterio duale della metà per ciascuna lista sui posti disponibili), nel contempo anche i precari delle graduatorie d'istituto di seconda e di terza fascia intraprenderanno il percorso di assunzione che prevede il superamento di concorsi "leggeri". Nello specifico, gli abilitati di seconda fascia con alle spalle percorsi abilitativi universitari, dovranno superare solo una prova orale per ottenere una cattedra.

Poco più impegnativa è l'immissione in ruolo dei docenti di terza fascia (con 36 mesi di servizio): il concorso prevede solo uno scritto al posto di due e una prova orale. Ma l'obiettivo di svecchiare l'organico dei docenti della scuola, porterà il ministero dell'Istruzione ad emanare bandi di concorsi per laureati ogni due anni con inizio dal 2018, anziché ogni tre come era previsto nella prima approvazione della Buona scuola di Renzi.

Concorso scuola 2018: come si accede, percorso formativo, tirocinio e retribuzione

Sparirà dal 2018, pertanto, l'abilitazione per l'accesso al concorso dei laureati in cambio dell'accesso al programma di formazione triennale per i vincitori di concorso. Il primo anno di specializzazione prevede l'ottenimento del titolo di diploma e una paga, secondo quanto riporta Repubblica, di 660 euro lordi mensili a salire a partire dai successivi step di tirocinio e di esperienza in classe.

Infatti, il secondo anno segnerà l'ingresso nelle aule con incarichi di supplenze brevi e nel terzo anche di quelle lunghe. Al superamento di tutte le valutazioni, dal quarto anno si prevede l'effettiva assunzione in ruolo sui posti disponibili.